Luigi Patronaggio, Pg in Corte d’appello a Cagliari, vuole ribaltare la sentenza di prima grado del 2019 che assolse l’ex europarlamentare Salvatore Cicu dall’accusa di riciclaggio. I fatti riguardano un’indagine che era stata coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia sulla vendita di un terreno a Villasimius.
Secondo l’accusa, come sostenuto anche dal pm Emanuele Secci in primo grado e come riporta Il Fatto Quotidiano, Cicu, insieme a Luciano Taccori e Paolo Cau, rispettivamente ex sindaco di Sestu ed ex consigliere comunale nello stesso Municipio, avrebbero ceduto ai camorristi l’area dove è stato realizzato il resort S’Incantu. L’operazione venne portata avanti dalla società Tu.ri.cost srl, di cui Taccori nell’indagine è considerato socio occulto, mentre Cau era amministratore.
Per quella cessione, la società ricevette un milione di euro, di cui 400mila portati nell’Isola dal camorrista Gennaio Chierchia. Di qui l’ipotesi accusatoria di riciclaggio, “con danni per l’economia sana di questa regione”, ha detto il procuratore generale, in considerazione del fatto che in Sardegna la mafia e la criminalità organizzata non ha ancoraggi, a differenza di gran parte del resto d’Italia. Per il Pg, Cicu non potevano non sapere chi fosse Chierchia. A processo ci sono ancora imputati campani.