Il Covid non ferma la caccia nell’Isola: via libera di Solinas agli spostamenti

Via libera dalla Regione alla caccia in Sardegna anche nelle giornate arancioni: oggi, domenica 10 gennaio, i cacciatori possono liberamente girare per le campagne, grazie a un provvedimento last minute arrivato ieri sera. Il presidente della Regione, Christian Solinas, ha firmato la sua seconda ordinanza dell’anno (dopo aver rinviato la riapertura delle scuole superiori al primo febbraio): i cacciatori potranno andare in giro per l’Isola anche nelle giornate in cui, secondo le prescrizioni del Governo, ci si può spostare da un Comune all’altro solo per “comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute”.

Per giustificare questa decisione, fortemente caldeggiata dal deputato leghista Eugenio Zoffili che ha parlato di un “servizio di pubblica utilità”, Solinas ha realmente seguito questa linea e il via libera agli spostamenti due cacciatori viene giustificato attribuendo alla caccia il potere di risolvere tanti problemi: “La fondamentale funzione dell’attività venatoria per la prevenzione e per il controllo sanitario della diffusione della Peste suina africana, nonché della diffusione del virus della sindrome emorragica virale – si legge nelle premesse dell’ordinanza numero 2 del 9 gennaio 20201 -, oltre che per scongiurare gravi danni all’agricoltura e prevenire gli incidenti stradali“.

LEGGI ANCHE: Caccia, pressing della Lega su Solinas: “Autorizzi spostamenti in tutta l’Isola”

Per tutti questi motivi la Regione ha autorizzato le battute di caccia, chiedendo ai partecipanti di rispettare le regole sul distanziamento, sulla sanificazione delle mani e sull’utilizzo delle mascherine. I cacciatori sardi dovranno cambiare le loro abitudini per poter andare in giro anche nelle giornate in cui a tanti altri loro concittadini sono vietati gli spostamenti. Nell’ordinanza numero 2, come in quella sulla chiusura delle scuole, vengono richiamati gli ultimi dati sulla diffusione del virus che segnalano un peggioramento della situazione, ma stavolta non vengono presi in chiave negativa e sembrerebbero invece utilizzati per giustificare il via libera alla caccia.

Ecco alcune delle regole previste dall’articolo 2 dell’ordinanza, che riguardano anche la cosiddetta caccia minuta: bisogna sempre conoscere Dpcm e ordinanze della Regione, nelle compagnie di caccia grossa spetta al caposquadra vigilare sugli altri, “evitare gli assembramenti prima, durante e dopo l’esercizio dell’attività venatoria, con particolare riguardo alle battute di caccia” e viene stabilito anche che “l’eventuale pranzo potrà essere consumato esclusivamente all’aria aperta nel rigoroso rispetto del distanziamento sociale, dell’igienizzazione delle mani e del divieto assoluto di utilizzo promiscuo di stoviglie e vettovaglie”.

L’ordinanza notturna del presidente della Regione è valida da domenica 10 gennaio fino a venerdì 15 “salvo proroga esplicita e salvo ulteriori diverse prescrizioni, anche di segno contrario, che dovessero rendersi”necessarie in dipendenza dell’andamento della curva di diffusione del virus”.

Marcello Zasso

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