L’obiettivo è quello di realizzare una fabbrica a misura d’ambiente. Ossia, da una parte produzione di bio pannelli con materiali provenienti dalla lavorazione del legno e sughero ma anche dalla lana di pecora, dall’altra una centrale a biomasse da un megawatt capace di garantire energia a tutto il complesso produttivo. Il progetto porta la firma della cooperativa San Lorenzo di Iglesias, sodalizio impegnato nel sociale, che oggi ha presentato i dettagli ai giornalisti con il partner Renovo. Base operativa della nuova sfida del Sulcis Iglesiente è il capannone che ospitava la fabbrica di lana di roccia prima Isorock poi Rockwool, nella zona industriale di Iglesias.
“Si parte con il cantiere della centrale a biomasse – ha spiegato il presidente della coop Giuseppe Madeddu – e questa attività si muoverà parallelamente al cantiere che riguarda il reparto per la produzione dei bio pannelli”. Un progetto fortemente radicato in chiave ambientale, ha sottolineato ancora il numero uno della San Lorenzo, dato che “l’impianto a biomasse ma anche il resto funzioneranno con materiali locali”. Sui tempi per l’apertura della centrale, che a regime dovrebbe garantire occupazione a cinque dipendenti diretti e a una decina dell’indotto, l’itinerario tracciato dal presidente della coop parla di aprile 2015: “Perché – ha chiarito – si deve tener conto delle autorizzazioni”. Più alto il numero di posti di lavoro che dovrebbe assicurare la fabbrica di bio pannelli: “in questo caso – ha annunciato Madeddu – solo i diretti potrebbero essere una quarantina, a questi poi si dovranno aggiungere quelli dell’indotto”.