“Buongiorno, mi chiamo Gianfranco Atza e vivo ad Iglesias in Sardegna. Insieme al mio amico Giuseppe, coltiviamo l’hobby della ricerca col metaldetector che ci porta a girare l’isola alla ricerca di qualsivoglia oggetto di metallo. In una di queste escursioni, nelle campagne di Iglesias, precisamente nei pressi della foresta di Bellicai, abbiamo ritrovato la targhetta matricolare appartenente ad un soldato”.
Inizia così l’appello di Atza sui social dopo il ritrovamento, nelle campagne di Iglesias, di quello che è subito apparso come un ricordo prezioso da dover restituire ai familiari di chi ha perso l’oggetto durante la seconda guerra mondiale. Si tratta di una piastrina in cui si legge ancora il nome del soldato toscano nato a Campagnatico, in provincia di Grosseto.
“Il suo nome è Pepi Angiolino, nato presumibilmente nel 1919 – scrive Atza sui social – figlio di Armido e Pisani Assunta“.
“Abbiamo immaginato un ragazzo poco più che ventenne catapultato nella lontanissima Sardegna dal suo paese d’origine. Abbiamo immaginato le sofferenze e la nostalgia di casa. Abbiamo immaginato un ragazzo che si riposava sotto le querce intento a scrivere, o solamente a pensare, alla famiglia o alla fidanzata lasciata troppo presto da sola magari mentendo sul fatto che stesse bene. Abbiamo immaginato un ragazzo alle prese con una guerra che forse neppure lui capiva e voleva. Ci siamo immedesimati nei nostri figli che adesso coccoliamo nelle nostre case calde e sicure sino ben oltre i venti anni. Abbiamo pensato al suo futuro dopo la perdita dell’oggetto. Non sappiamo se ha fatto rientro a casa oppure no. Ora siamo alla ricerca dei parenti in modo tale che la targhetta matricolare possa avere il posto che più gli compete e merita”. Per noi – conclude Atza nel suo post che ha già raggiunto migliaia di condivisoni – è una gioia enorme poter fare questo gesto che speriamo le sia gradito. Un gesto già fatto in passato per altri oggetti preziosi ritrovati grazie a questo hobby e restituiti ai proprietari.