Sarà un’altra settimana di sacrifici per i dipendenti Igea e per i loro colleghi che hanno deciso di continuare l’occupazione nei pozzi minerari di Monteponi e Campo Pisano. Il bilancio economico della società che doveva essere approvato nella giornata odierna non è passato al vaglio della Regione e dei revisori dei conti. In realtà la Regione non ha bocciato il bilancio, che presenta un conto negativo di circa 5 milioni di euro, ma ha tracciato un percorso secondo il quale le voci che hanno causato lo squilibrio finanziario dei conti possono essere riequilibrate.
Si tratta di quelle spese che la legge di stabilità del 2012 non consente di sforare e quindi devono essere ricapitalizzate, come una parte del costo dei ticket pasto, le spese di rappresentanza e gli incentivi all’esodo per quei lavoratori fuoriusciti dal 2012. I lavoratori dovranno rispondere solo delle prime spese, ossia i ticket, mentre le altre spese dovranno essere ascritte a credito nel bilancio ed imputate alla stessa Igea.
I lavoratori hanno dichiarato che avrebbero sospeso l’occupazione dei pozzi e la mobilitazione solo con l’approvazione del bilancio. Così non è stato e per questo, durante l’affollata assemblea di questo pomeriggio a Monteponi, davanti all’ingresso della galleria Villamarina, si è deciso di proseguire con la mobilitazione almeno fino a mercoledì quando, secondo le previsioni, ci dovrebbe essere l’approvazione del bilancio dopo gli opportuni aggiustamenti.
Durante l’assemblea si è dato anche conto del futuro dell’Igea per la quale si prefigura un diverso assetto societario con la sua trasformazione da società in house della Regione ad Agenzia Regionale. Questo percorso prevede però un disegno di legge regionale che deve passare attraverso la discussione delle commissioni per poi approdare, per la sua definitiva approvazione, al Consiglio regionale. Un percorso politico non semplice e tutt’altro che esente da rischi. Per domani è previsto un incontro tra organizzazioni sindacali e capigruppo in consiglio regionale per discutere il nuovo assetto societario e lo sblocco dei fondi, circa 6 milioni di euro, per interventi che l’Igea ha già realizzato. Somma che servirà anch’essa a raggiungere il pareggio di bilancio e per il pagamento dei fornitori.
Carlo Martinelli