Ancora plichi ritirati dall’assessorato al Turismo. Ancora faldoni portati via dal palazzo di viale Trieste con direzione Piazza Repubblica, in Procura. È scattato oggi il nuovo blitz della Polizia giudiziaria negli uffici guidati da Gianni Chessa, dopo la prima ‘visita’ di venerdì 29 aprile. Facile immaginare che ci sia connessione tra l’intervento odierno e quello della settimana scorsa. Il pm Andrea Vacca, titolare dell’inchiesta per la quale sarebbe ipotizzato l’abuso d’ufficio, vuole vederci chiaro sui fondi della legge 7, una sorta di cassaforte delle politiche turistiche con il finanziamento di manifestazioni che spaziano dallo sport all’enogastronomia.
La torta più corposa si lega a Tursport, l’evento da 5,7 milioni che nel 2020 venne sospeso sull’onda delle polemiche montate in Consiglio regionale soprattutto dai Progressisti di Francesco Agus e Massimo Zedda. Ma il 16 luglio di due anni fa la proposta di Tursport venne finanziata dalla Giunta di Christian Solinas attraverso la legge ‘Salva imprese’ per un triennio di gare e tornei dedicati alle discipline minori. Dal jiu jitsu brasiliano al campionato di birilli a cinque. Tursport venne promosso da un Comitato organizzatore che si era costituito a Cagliari il 1° novembre del 2019m nel quartiere di Mulinu Becciu. Con tre sottoscrittori: Mauro Ottaviani, allenatore di calcio, romano del 1970; Antonino Di Franco, siciliano di Campobello di Licata, in provincia di Agrigento, ma residente a Carbonia; Elisa Caprile, genovese del 1993. E proprio nel capoluogo ligure, quattro giorni dopo, il Comitato venne stato registrato all’Agenzia delle entrate.
C’è poi il filone investigativo sulle risorse assegnate col Click day, il bando a sportello che premia chi arriva prima. Sulla Cultura ci hanno pensato il Tar prima e il Consiglio di Stato poi a ristabilire le regole delle assegnazioni, in risposta ai ricorsi presentati da una serie di associazioni con Time in Jazz di Paolo Fresu capofila. Sui fondi per lo sport, invece, è il Pm Vacca che sta mettendo sotto la lente i documenti. In particolare, come riportato nei giorni scorsi da L’Unione Sarda, l’attenzione del magistrato inquirente è concentrata su 800mila euro assegnati per una manifestazione di aquabike e 40mila euro per un torneo di calcio amatoriale. Tuttavia l’elenco dei contributi concessi e considerati dubbi dalla Procura sarebbe decisamente più lungo.
Oggi la Polizia giudiziaria dovrebbe aver preso altre carte che riguardano sempre gli eventi sportivi su cui sono piovute risorse pubbliche decise dal centrodestra al governo della Regione.