File e assembramenti per fare i vaccini: ecco cosa sta succedendo in Sardegna

Ci sono le foto. Ci sono le prove. File e assembramenti stanno segnando il passo nei centri per i vaccini, dove ogni giorno (tranne la domenica di Pasqua, un’assurdità vista l’emergenza) i sardi vengono chiamati  dall’Ats per proteggersi dal Covid. Le immagini che pubblichiamo arrivano da Cagliari e da Nuoro.

A Cagliari sia ieri sera che stamattina, la fila fuori dalla Fiera era lunghissima. E senza senso. Perché a fronte di pochissime persone arrivate per fare la seconda dose e destinate in un padiglione ad hoc, nell’edificio dove si inocula la prima dose erano tantissime le persone in coda. Giovani e non, visto che l’Astrazeneca, per il quale ci sono le chiamate in questi giorni, viene somministrato tanto agli insegnanti di tutte le età quanto alla fascia di popolazione tra i 70 e i 79 anni.

A Cagliari ieri 6 aprile non si poteva nemmeno entrare con la macchina, perché per arrivare all’ingresso di via Pessagno c’era una fila chilometrica. Stesso discorso anche per chi voleva raggiungere il cosidetto ‘Hub vaccini’ da via Rockefeller, quindi da viale Diaz. E se per caso c’era qualche persone anziana con difficoltà di deambulazione, l’impresa è stata ardua. La situazione all’interno non è più rosea: nei quattro punti interni dove si resta in attesa (accettazione, consulto col medico, somministrazione del vaccino e attesa post inoculazione), gli ambienti non sono per nulla arieggiati.

Alla Fiera di Cagliari la scena della coda si è ripetuta identica questa mattina. Le persone in fila sono state costrette ad assembrarsi, non è data loro la possibilità di rispettare il distanziamento di un metro. Un fatto che è ancora più evidente a Nuoro, visto lo spazio ristretto del marciapiede. Peraltro nel capoluogo della Barbagia c’era oggi molto freddo. La foto Ansa che pubblichiamo è stata scattata in via Kandinskij, davanti al cancello dell’Istituto superiore Francesco Ciusa, dove sono in corso i richiami della prima dose.

A Nuoro proprio ieri il sindaco Andrea Soddu ha firmato un’ordinanza molto restrittiva, perché i contagi sono altissimi. Ma si rischia di beccarsi il Covid proprio quando si va a proteggersi dal virus. Un controsenso a cui l’Ats guidata da Massimo Temussi dovrebbe dare una risposta. perché sui social è montata la rabbia. Di continuo viene fatto riferimento al fatto che teatri, cinema, bar e ristoranti sono chiusi per evitare gli assembramenti che sono invece visibilissimi davanti ai centri vaccini, ma nessuno sta facendo nulla.

A Nuoro il presidente del Consiglio comunale, Sebastian Cocco, ha pubblicato una foto su Facebook con un duro commento, ricordando la frase dell’assessore Mario Nieddu dopo la visita del general Francesco Paolo Figliuolo. Nieddu disse che il commissario per l’emergenza nazionale era rimasto “impressionato per l’organizzazione dei padiglioni alla Fiera”. Cocco ha scritto: “Ecco da cosa era ‘impressionato’ il generale Figliuolo del sistema sanitario sardo: di quanti anziani ci possono stare in una mattonella del marciapiede aspettando il vaccino. Li hanno chiamati allo stesso orario e e tutti si sono riversati al Ciusa. Chi ha ruoli di responsabilità, come il sottoscritto, ha il dovere di non soffiare sul fuoco delle polemiche, ma la misura ora è colma”.

Post su Facebook anche da parte della segretaria generale della Uil Sardegna, Francesca Ticca: “Oggi a Nuoro assembramento di ottantenni davanti alla palestra del Ciusa in attesa del vaccino – recita la denuncia -. Ci stiamo chiedendo come mai nella nostra città sono in aumento i casi positivi: basta guardare le foto di oggi per avere una risposta. È possibile – si chiede polemicamente la dirigente sindacale – che non si riesca a garantire in sicurezza le vaccinazioni?”.

Da segnalare infine la mobilitazione che si sta organizzando nel Sarrabus, a partire dal sindaco di Villaputzu, Sandro Porcu: i Comuni del territorio chiedono l’installazione di ‘Punti vaccini’ anche in loco, per evitare che migliaia di persone siano costretti a raggiungere Cagliari.

 

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share