Fase 3, è online il modulo per i turisti. “Pronte sei strutture per le quarantene”

Dopo giorni di incertezza e di confini totalmente spalancati, ora arriva un po’ d’ordine sulle procedure d’arrivo nell’Isola per i turisti che vogliono trascorrere una vacanza. Basta con la carta, il modulo che in questi giorni doveva essere consegnato all’arrivo in porti e aeroporti e che non sempre è stato richiesto e controllato dagli addetti, ora sparirà. Da ieri è attiva la registrazione sul Sus, lo sportello unico dei servizi della Regione e dal 13 giugno sarà disponibile la app Sardegna Sicura.

Intanto nelle località costiere cominciano ad arrivare i primi turisti, la maggior parte proprietari di seconde case nell’Isola che non vedevano l’ora di poter tornare. Nei Comuni costieri gli accenti ‘continentali’ cominciano a farsi sentire anche se l’organizzazione dei servizi e l’adeguamento alle nuove regole non sempre sono ancora definiti.

Il modulo online sul sito regionale Sus

Così come i protocolli di emergenza per le strutture ricettive in caso di eventuali contagi. Federalberghi Sardegna da settimane ha chiesto la definizione immediata di regole univoche da seguire per la gestione di queste situazioni. La Regione, con il presidente Christian Solinas, ha annunciato oggi in un’intervista al quotidiano La Nuova Sardegna di aver previsto un piano di intervento che prevede “l’utilizzo di strutture di proprietà regionale. Ne abbiamo individuato diverse per territori di riferimento. Una al nord est dell’isola, due al nord ovest, una al centro e due al sud. In tutto 350-400 stanze con un layout di tipo alberghiero: ovvero bagno in camera e un solo paziente per ambiente”.

Per quanto riguarda la app e il tracciamento dei dati il governatore ha sottolineato che ‘Sardegna Sicura’ avrà una parte obbligatoria, che è quella della registrazione, e due parti facoltative, quelle sul tracciamento degli spostamenti e sull’adesione all’indagine epidemiologica”. Intanto gli operatori turistici hanno chiesto che modulo e app siano disponibili anche in altre lingue, al momento, infatti, è prevista solo la lingua italiana.

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