Fase 2, negozianti e ristoratori truffati: ordinano pietanze e vini, poi non pagano

I negozianti e i ristoratori già in difficoltà per le chiusure o gli ingressi contingentati a causa del Covid-19, nell’area metropolitana di Cagliari hanno dovuto fare i conti anche con i truffatori. La conferma arriva dalle indagini svolte dagli agenti del Commissariato di Quartu che hanno denunciato alcune persone. Due i tipi di raggiri. Nella zona di Quartu, Selargius e Quartucciu sono state prese di mira le macellerie e i negozi di generi alimentari, aperti anche durante l’emergenza coronavirus. I truffatori fingendosi negozianti titolari di attività vicine a macellerie o alimentari hanno chiamato il numero fisso del negozio chiedendo la cortesia al collega di ritirare un pacco che sarebbe arrivato in giornata, anticipando il pagamento.

Quando è arrivato il pacco, la vittima ha pagato il corriere e lo ha ritirato. Ma dentro non c’era nulla e il fantomatico vicino esercente è scomparso nel nulla. Uno degli autori di questa truffa, un giovane di Sinnai, è stato individuato e denunciato. Altra truffa seriale, sempre riscontrata dai poliziotti del Commissariato, è stata quella ideata da alcuni soggetti di Quartu. Hanno contattato i titolari di alcuni ritornati di Cagliari, che effettuavano consegne a domicilio, ordinando per pranzi o cene a base di crostacei e altre prelibatezze, accompagnate da vini sofisticati. Al momento del pagamento, hanno preteso di saldare con carta di credito o bancomat, sapendo perfettamente che non era disponibile. Ma quando il ristoratore è tornato con il Pos portatile hanno negato di aver acquistato o ritirato il cibo. La polizia consiglia ai ristoratori e agli esercenti di prestare la massima attenzione e, in caso di operazioni sospette, di chiamare subito il 113.

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