Fase 2, la Sardegna pronta a ripartire: ora si attende l’ordinanza di Solinas

Dopo oltre due mesi di restrizioni, autocertificazioni, multe, controlli e soprattutto paura per il contagio, come annunciato ieri sera dal premier, Giuseppe Conte, da domani riaprono gli esercizi commerciali, i bar, i ristoranti e i servizi alla persona come barbieri e centri estetici, ma soprattutto sarà permesso spostarsi all’interno della regione senza l’autocertificazione, anche solo per andare a incontrare gli amici, mantenendo la distanza di sicurezza e le mascherine. I sardi dovranno fare i conti comunque con le regole decise per frenare, in questa Fase 2, la diffusione del coronavirus e allo stesso tempo dovranno sempre tenere sotto controllo la curva dei contagi che potrebbe portare a nuove decisioni. Il nuovo decreto entrerà in vigore da domani, intanto in giornata è attesa l’ordinanza del governatore della Sardegna, Christian Solinas che metterà nero su bianco le linee guida e le regole da seguire sul territorio.

Per il momento c’è quanto annunciato dal premier. Lunedì, quindi, riaprono i bar, i ristoranti, i negozi. Alzano le saracinesche anche parrucchieri ed estetiste, ma per i servizi alla persone sarà comunque obbligatorio prenotare. Sarà anche possibile riprendere gli allenamenti individuali degli sport a squadre anche se per la ripresa del campionato di Serie A bisognerà attendere ulteriori verifiche e decisioni. Sarà infine possibile partecipare alle funzioni religione, mantenendo sempre la distanza di sicurezza. Dal 25 maggio dovrebbero ripartire anche le palestre e le piscine. Dal 3 giugno sarà infine possibile spostarsi tra le varie regioni.

Tutta la Fase 2, con le conseguenti riaperture, sono state al centro del confronto durissimo tra Governo e Regioni. Venerdì si era registrata una schiarita con l’approvazione di un decreto legge, ma poi è arrivato un nuovo stallo. Ieri, infatti, i governatori avevano annunciato di non voler firmare il nuovo Dpcm, visto che non erano stati inseriti i punti già affrontati, come la la responsabilità dei protocolli di sicurezza per le riaperture siglati dall’Inail e l’adozione delle linee guida. Il braccio di ferro è durato fino a notte inoltrata, ma alla fine l’accordo è arrivato.

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“Nel corso della riunione di questa notte abbiamo svolto un lavoro intenso e molto utile per far ripartire il Paese in sicurezza. L’accordo, che riprende le linee guida delle Regioni per le ordinanze, sancisce ancora una volta la leale collaborazione tra regioni e governo. Ringrazio i presidenti per aver sempre ricercato una soluzione nell’interesse del Paese. Ci stiamo muovendo su un terreno nuovo e, spesso, serve da parte di tutti un’assunzione ulteriore di responsabilità”. Così il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, al termine della riunione con il premier, Giuseppe Conte e i governatori sul Dpcm.

Adesso bisognerà attendere in giornata il documento del presidente della Regione, Christian Solinas che oltre a dettare le linee guida generali, sarà chiamato a risolvere il problema legato alle spiagge, soprattutto quelle libere, e quello agli spostamenti tra le varie regioni e la riapertura di porti e aeroporti.

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