“Basta precariato nella sanità sarda. È inaccettabile che centinaia di lavoratori continuino a vivere nell’incertezza, nonostante il loro ruolo essenziale per il nostro sistema sanitario”, lo dichiara Guido Sarritzu, segretario regionale UIL Sardegna.
La Uil denuncia ancora una volta la drammatica situazione dei lavoratori precari della sanità regionale e chiede un piano straordinario di stabilizzazioni che coinvolga tutto il personale del comparto.
“Non possiamo permetterci di perdere queste professionalità, acquisite con anni di esperienza e sacrificio. La carenza di personale negli ospedali e nei servizi territoriali è ormai un’emergenza conclamata”, aggiunge Sarritzu, facendo riferimento a OSS, amministrativi, assistenti sanitari e tecnici.
Negli ultimi mesi il sindacato ha partecipato a diverse audizioni in commissione, portando all’attenzione delle istituzioni la gravità della situazione. “È stato riconosciuto il problema, ma ancora mancano soluzioni concrete”,sottolinea il segretario UIL.
La UIL ribadisce che la precarietà in sanità non solo penalizza i lavoratori, ma incide anche sulla qualità dell’assistenza ai cittadini. “Da anni sollecitiamo interventi concreti, ma finora abbiamo ricevuto solo risposte parziali e insufficienti. È il momento di passare dalle parole ai fatti: si porti subito in Consiglio una proposta di legge finalizzata alla stabilizzazione di tutto il personale precario, per mettere fine a questa situazione insostenibile”, conclude Sarritzu.
L’emergenza sanitaria in Sardegna è il tema cardine del dodicesimo congresso regionale della Fnp Cisl Pensionati “Il coraggio della partecipazione. Responsabilità sociali e umanesimo del lavoro per rigenerare l’Italia e l’Europa” – in corso di svolgimento al T Hotel di Cagliari.
Secondo i pensionati della Cisl “la situazione drammatica della sanità sarda non è frutto del caso, ma conseguenza di scelte politiche degli ultimi 20 anni, che richiamano la responsabilità di tutte le giunte e di tutti i Consigli regionali succedutisi in questo arco di tempo. L’operato della giunta Todde in materia sanitaria è stato valutato come lacunoso e inadeguato. Un concetto che abbiamo più volte ribadito e proposto alla giunta regionale e alla presidente Todde, lanciate invece in un piano di riordino generale – ha sottolineato Mimmo Contu, segretario regionale FNP Cisl Pensionati -. Stanno facendo esattamente il contrario di quanto indicato dalla stessa coalizione che governa la Regione nel programma elettorale. Lanciamo un appello all’unità di tutte le forze politiche per affrontare l’emergenza della sanità in Sardegna”.
“Viviamo in una società in continua evoluzione, dove la sanità e i servizi sociali devono adattarsi per rispondere alle esigenze di una popolazione che vive più a lungo e necessita di cure sempre più specializzate e accessibili – sottolinea Pier Luigi Ledda, segretario generale della Cisl Sardegna -. Per garantire un sistema equo ed efficiente, servono investimenti mirati e una migliore organizzazione dell’assistenza, affinché nessuno venga lasciato indietro. L’accesso ai servizi sanitari è sempre più diseguale, liste d’attesa ancora inaccettabili, prestazioni e prevenzione non adeguati, con molti cittadini costretti a spostarsi fuori regione per ricevere cure adeguate, a causa di una rete ospedaliera insufficiente e della crescente mobilità sanitaria passiva”.
Al congresso, presieduto da Alberto Farina, erano presenti, insieme a Mimmo Contu e Pier Luigi Ledda, Emilio Didonè, segretario generale nazionale della FNP Cisl; Roberto Pezzani, segretario nazionale FNP Cisl. Per i saluti istituzionali sono intervenuti Piero Comandini, presidente del Consiglio regionale e Massimo Zedda, sindaco di Cagliari.
Il congresso proseguirà domani, con l’elezione del nuovo segretario della FNP Cisl Pensionati.
La Cisl ha presentato una piattaforma programmatica, con proposte “essenziali per avviare una vera trasformazione del sistema sanitario regionale”. “Interventi concreti e una visione strategica di lungo periodo sono indispensabili per garantire il diritto alla salute a tutti i cittadini sardi e rispondere in modo efficace alle sfide del futuro” ha sottolineato ancora Contu.
Le proposte sono: incrementare le risorse e migliorare l’accesso alle cure; riformare la rete ospedaliera e la medicina territoriale; investire nella formazione e nel reclutamento del personale sanitario; la revisione dell’accordo Stato-Regione; innovazione e digitalizzazione del sistema sanitario e introduzione della telemedicina, implementando gli strumenti per migliorare l’accesso alle cure, soprattutto nelle aree più isolate.