L’omicidio di Elena Raluca Serban, la donna di origine romena uccisa a 32 anni, risale al 17 aprile 2021. Il processo di secondo grado è iniziato il 1° febbraio davanti alla Corte d’assise d’appello di Torino a carico di Gabriel Falloni, 37enne di Sorso (Sassari), reo confesso e condannato all’ergastolo il 25 maggio scorso in primo grado. La difesa (avvocati Marco Palmieri e Davide Meloni) ha presentato una richiesta di perizia psichiatrica, dopo aver puntato – con una consulenza di parte – su una parziale incapacità di intendere e di volere già davanti alla Corte d’assise di Aosta.
La consulenza disposta dai giudici aveva invece stabilito che al momento del delitto era capace di intendere e volere. Falloni aveva trovato il numero della giovane su un sito di annunci di escort e la frequentava da tempo. Anche la sera dell’omicidio aveva preso appuntamento: dopo essere stata strangolata, sgozzata con tre coltellate, era stata rapinata di oltre 8.000 euro, quasi sei mesi dello stipendio dell’imputato, sottolineato i giudici di primo grado. Falloni era poi fuggito in taxi, fino a Genova, e quindi arrestato il 21 aprile al suo rientro a Nus (Aosta), dove abitava.
A incastrarlo, da subito, le riprese delle telecamere del condominio dove da un mese abitava la donna e i tabulati telefonici. La Corte d’assise di Aosta aveva riconosciuto l’aggravante teleologica (l’omicidio era finalizzato a poter compiere una rapina), determinante per la condanna all’ergastolo. Negate invece quella dei futili motivi – nella sua confessione, Falloni aveva detto di averla uccisa dopo essere stato sbeffeggiato per una disfunzione sessuale, versione che per i giudici è solo un “maldestro tentativo di difesa” – e quella della crudeltà.