Svolta nelle indagini sulla morte di Antonietta Canu, la donna di 71 anni di Alghero scomparsa da casa lo scorso 13 luglio e trovata morta poco distante dalla strada che collega la borgata di Maristella con Alghero.
Nei giorni scorsi i sospetti degli inquirenti si sono concentrati sul nipote della vittima, un 34enne di Alghero. L’uomo è stato iscritto nel registro degli indagatati con l’accusa di omicidio volontario. La notizia è stata anticipata da La Nuova Sardegna.
La donna, secondo questa pista investigativa, sarebbe stata uccisa. Il suo cadavere, in avanzato stato di decomposizione, già quasi mummificato, era stato ritrovato in un terreno incolto, facilmente accessibile in quanto non recintato. Il nipote viveva con la zia nella casa di Maristella: il sostituto procuratore della Procura di Sassari, Enrica Angioni, lo ha iscritto nel registro degli indagati dopo il ritrovamento del cadavere e dopo che l’uomo ha risposto in maniera poco convincente alle domande dei carabinieri della Compagnia di Alghero. Gli inquirenti sospettano che Antonietta Canu sia stata uccisa, il suo corpo tenuto nascosto per settimane e poi portato nel luogo dove è stato ritrovato il 4 settembre. Elementi più precisi potranno emergere dalla relazione sulla perizia necroscopica che sarà consegnata alla Procura entro il 15 novembre.
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