Domusnovas, sit-in dei pacifisti: “Stop alla fabbricazione di bombe in Sardegna”

La riconversione dello stabilimento ad uso civile: lo chiedono i pacifisti della Tavola Sarda della Pace protagonisti stamattina di un sit-in davanti alla fabbrica di armi Rwm di Domusnovas, nel Sulcis Iglesiente. “La Rwm produce le bombe MK 82-MK 84 che hanno già ucciso più di seimila persone nello Yemen”, c’è scritto in uno degli striscioni esposti nel parcheggio degli impianti dove si tiene la manifestazione.

ARCHIVIO. In Yemen le bombe made in Sulcis

E ancora: “Bombe made in Sardinia”, “Profitti in cambio di morte”, “No alla guerra” e “Blocchiamo la macchina bellica”. “Le bombe prodotte qui vengono utilizzate nei vari teatri di guerra, sono causa di massacri e di distruzione dell’ambiente”, ha spiegato uno dei portavoce della Tavola, Angelo Cremone. “Ci battiamo per la riconversione ad usi civili contro l’export di armi all’Arabia Saudita”, ha aggiunto Marco Mameli, antimilitarista e presidente di Assotziu Consumadoris Sardigna. Ma, ha precisato, “in questo passaggio nessuno deve perdere il posto di lavoro nella fabbrica”.

Sulla questione, durante il sit-in, è intervenuto telefonicamente anche don Antonio Mura, per anni parroco della Cattedrale di Iglesias e da alcuni mesi rettore del Seminario regionale. “Il lavoro va salvato”, ha chiarito Mura, che già in passato ha preso posizione “contro la fabbrica delle bombe”. La manifestazione di oggi rientra nelle “Giornate internazionali di azione sullo Yemen” indette da alcuni gruppi pacifisti in seguito a incontri sul tema a Londra e a Ginevra, e anticipa la 15/a Marcia sarda della pace (organizza sempre la Tavola della Pace) in programma domenica 6 novembre con raduno alle 9.30 al cineteatro di Laconi.

(foto archivio)

 

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