Attraverso il suo legale, Gianfranco Sollai, l’ex terrorista dei Proletari armati per il comunismo, Cesare Battisti, ha presentato una denuncia alla Procura della Repubblica di Roma per abuso d’ufficio contestando il suo isolamento ‘forzato’ nel carcere oristanese di Massama. Battisti che sta scontando in Sardegna i suoi ergastoli dal 14 gennaio 2019, dopo essere stato arrestato al suo arrivo a Roma dalla Bolivia, “avrebbe dovuto scontare solo sei mesi di isolamento in base al provvedimento emesso dalla Corte d’Assise d’Appello di Milano nel 1993 – spiega l’avvocato all’Ansa -, invece questo suo status permane ancora e non è sorretto da alcuna legge né tanto meno da alcun provvedimento giudiziario”. L’avvocato Sollai spiega ciò che comporta la situazione di Battisti in isolamento: “Significa nessun momento di socializzazione e nessuna possibilità di rieducazione del condannato che è un principio consacrato dal nostro ordinamento”.
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Nei giorni scorsi l’ex Pac era comparso davanti al tribunale di sorveglianza di Cagliari per sollecitare cibo più adeguato al suo stato di salute rispetto a quello somministrato dall’amministrazione penitenziaria. I giudici hanno prescritto che l’ergastolano debba essere essere sottoposto a ulteriori analisi mediche, fissando la prossima udienza per il 18 novembre, quando verrà presentata la relazione medica aggiornata con gli ulteriori esami.
Proprio in Sardegna arriverà presto il capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, Bernardo Petralia. Il numero uno del Dap ha cominciato dalla casa circondariale di Siracusa il giro di visite che lo porterà in tutta Italia, poi andrà a Torino e nelle prossime settimane visiterà le carceri di Cagliari e Nuoro assieme al suo vice Roberto Tartaglia.