Da zona bianca a unica Regione rossa. L’Isola rischia altri 15 giorni di chiusure

È stata l’unica Regione in zona bianca per tre settimane. E ora l’Isola è l’unica in zona rossa per almeno un’altra settimana. La Sardegna deve affrontare altri sette giorni di chiusure per le misure di contrasto al Covid-19 ma potrebbero essere di più: in base all’ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, sono previsti 15 giorni di rosso “ferma restando la possibilità di una nuova classificazione”. Il rischio è di dover convivere con misure più restrittive almeno sino al 10 maggio. L’unica possibilità per la Regione di poter anticipare il ritorno in fascia arancione o addirittura direttamente in fascia gialla è quella di mantenere sotto controllo la curva epidemiologica.

A livello nazionale  si registrano 159 casi ogni 100mila abitanti, con un leggero calo rispetto a una settimana fa. Si è ribaltata la situazione di marzo, quando l’Isola viaggiava solitaria verso una situazione di riaperture mentre tutta l’Italia era rossa: l’unica ad aver sperimentato in questi mesi le maggiori “libertà” della zona bianca, con un coprifuoco che è slittato alle 11:30 e le aperture serali dei ristoranti. Non è bastato un indice Rt sotto l’1 (per la precisione è a 0,97), dato che aveva fatto dire all’assessore alla Sanità, Mario Nieddu, non più tardi di due giorni fa, che c’era la possibilità di abbandonare la fascia di massimo pericolo. Gli altri parametri presi in considerazione dall’Istituto superiore della Sanità hanno portato il Governo Draghi a confermare il lockdown in Sardegna. Ancora nel territorio regionale si contano 157 focolai che portano la classificazione complessiva del rischio “alta per molteplici allerte di resilienza”. Nel complesso però la situazione sembra migliorare: la valutazione della probabilità resta “moderata” e quella di impatto diventa “bassa”, oltre al calo del 10,2 per cento dei casi.

Non desta preoccupazione neanche il tasso di occupazione dei posti letto negli ospedali: attualmente sono 368 (-7) le persone ricoverate in ospedale in reparti non intensivi, mentre sono 52 (-1) i pazienti in terapia intensiva. Cala anche il numero dei contagi. In base all’ultima rilevazione dell’Unità di crisi regionale, scendono a 287 i casi di Covid dopo i 328 di due giorni fa. In leggero calo anche il tasso di positività che passa fa 7,6 a 7,3. Insomma, i numeri migliorano ma non abbastanza per il passaggio di fase. L’assessore alla Sanità ha accusato il Governo di aver condannato l’Isola “sulla base di dati vecchi”. “Abbiamo valori migliori di chi andrà in zona gialla – ha dichiarato Nieddu -. Questa è la riprova che il sistema di zonizzazione basato sul calcolo dell’Rt dev’essere cambiato perché non è corrispondente alle caratteristiche reali delle situazioni epidemiologiche delle Regioni”. Per il passaggio di zona l’indice deve essere valutato nelle ultime due settimane e nei primi sette giorni considerati – dal 12 al 18 aprile e in parte anche nei successivi – il dato era intorno all’1,29. Il nuovo monitoraggio sarà effettuato il 2 maggio e a quel punto si deciderà se ci sono le condizioni per un ingresso in zona arancione. Qui tutte le regole da rispettare per almeno un’altra settimana.

 

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