La Sardegna, assieme alle Marche, è tra le regioni che hanno aderito “più volentieri” al primo giro di chiamate partito ieri dalla Croce rossa italiana per l’effettuazione dei test sierologici della campagna nazionale. Buono l’esito in Umbria e Lombardia, mentre quelle più indecise sono la Campania e la Sicilia. Molte persone oggi stanno però ricontattando la Croce Rossa per avere maggiori informazioni e poter partecipare al test. Sono state oltre 7.300 le chiamate effettuate ieri per contattare i cittadini del campione, scelto dall’Istat, che parteciperà all’indagine sierologica. A livello nazionale il 25% del campione ha detto sì all’esecuzione del test già al primo contatto, mentre sono oltre il 60% le persone che hanno chiesto di essere ricontattate per vari motivi e circa il 15% quelle propense ma che per il momento stanno ancora valutando.
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Nell’Isola l’indagine con i prelievi a campione riguarderà in tutto 7.985 cittadini sardi distribuiti in 89 Comuni su 377. Oggi sono iniziati i primi prelievi per i test sierologici in Liguria, Basilicata, Lazio e nelle Province autonome di Trento e Bolzano. Da domani previsti i primi prelievi su Roma. “I volontari e colleghi della Croce rossa stanno lavorando senza sosta per questo servizio importante per le nostre comunità – spiega il presidente della Croce Rossa, Francesco Rocca -. Se ricevete una chiamata dal numero che inizia con 06.5510 è la Croce rossa italiana, non è uno stalker, non è una truffa telefonica, ma è un servizio che potete rendere al vostro Paese attraverso un piccolo prelievo venoso”.