Covid, Superiori aperte dal 1° febbraio. Ufficio scolastico: ‘Noi Pronti da subito’

I trentaquattromila studenti sardi delle Superiori, iscritti negli istituti del Cagliaritano, possono fare il conto alla rovescia: il primo febbraio si torna a scuola, finalmente. Saranno poi le singole scuole a decidere se le lezioni in presenza saranno al 50 o al 75 per cento. Ma il direttore dell’Ufficio scolastico provinciale di Cagliari, Peppino Loddo, sindacalista di lunghissimo corso nella Cgil, ci ha messo del suo facilitando il percorso. Si spera che la Regione non si dimostri inadeguata anche su questo fronte.

Dunque dopo tre mesi e mezzo di didattica a distanza, anche le Superiori della Sardegna riaprono. Ultimo trassello che manca da quando l’Isola è stata classificata come zona gialla. Quindi con rischio contagio bassa. Il problema della man cata riapertura già a partire dal 18 gennaio erano i trasporti. Ma adesso la questione sembra risolta. Questa mattina c’è stato un incontro in Prefettura per mettere a punto l’organizzazione della mobilità. Confermata anche la divisione tra licei e scuole tecnico-professionali: saranno i primi a sacrificarsi nella flessibilità di ingresso posticipando di un’ora l’avvio delle lezioni. Ma è poca cosa rispetto al rischio di continuare a fare lezioni solo da cosa.

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Dei 34mila studenti complessivi in provincia di Cagliari, quasi la metà (16mila) vivono nel capoluogo. I liceali sono 8.948, i restanti 6.714 risultano iscritti negli istituti tecnico-professionali. Lo stesso dato nella Città metropolitana, quindi kl’hinterland, vale rispettivamente 3.800 ragazzi e 3mila. “Una divisione importante – ha spiegato Loddo all’Ansa – per ripartire i flussi di ingresso degli studenti. Le scuole, dal canto loro, erano pronte da settembre ad accogliere il 100 per cento degli studenti. Il problema non è a scuola, chiaramente. E allora ci siamo messi a disposizione per trovare tutti insieme una soluzione che consentisse di agevolare i trasporti. Anche attraverso la predisposizione di una mappa in zone che consentano di compensare i flussi di studenti”.

Funzionerà? “Prendiamo atto che c’è l’impegno delle aziende di trasporto – spiega Loddo – di potenziare il numero di mezzi e le corse aggiuntive. Così come prendiamo atto che saranno predisposti controlli al di fuori delle scuole per contenere gli assembramenti. Da parte nostra abbiamo sempre garantito il rispetto delle regole del comitato tecnico nazionale fin dalla riapertura”.

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