Nulla di fatto, le speranze dei sardi si sono scontrate con il monitoraggio delle istituzioni sanitarie nazionali. Mentre fino a questa mattina la Sardegna era data, insieme ad altre 4 Regioni in Italia, in zona arancione, arriva la doccia fredda: la Sardegna resterà in fascia rossa.
È quanto si apprende alla luce dell’analisi in corso dei dati di Monitoraggio Iss-Ministero della Salute. Dubbi ancora per la posizione della Puglia fra arancione e giallo. Dalla scheda allegata al monitoraggio della cabina di regia emerge che la Sardegna ha un R(t) pari a 0.97 e uno scenario di trasmissione di tipo 1, come il resto del Paese, ma questo non è bastato per ottenere un cambio di colore.
Infatti, dopo due settimane in rosso l’Isola conta ancora 157 focolai che portano la classificazione complessiva del rischio “alta per molteplici allerte di resilienza”. Nel complesso però la situazione sembra migliorare: la valutazione della probabilità resta “moderata” e quella di impatto diventa “bassa”, oltre al calo del 10,2 per cento dei casi, 1.806 registrati nella settimana dal 12 al 18 aprile.
La Sardegna resta dunque nella fascia del massimo rischio malgrado ieri l’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu, contava sull’abbassamento dell’indice Rt e in base a quello pensava che l’Isola potesse otterenere una promozione nella fascia arancione.