Covid, guerra sugli incentivi all’Aou. Attacco dei sindacati, replica l’azienda

“Gli incentivi Covid promessi agli infermieri, agli Oss, e a tutto il personale sanitario, sono stati elargiti agli amministrativi. Questa è l’ennesima beffa ai danni degli operatori sanitari: il ruolo di impiegati tecnici e amministrativi nulla ha a che fare l’assistenza ai pazienti affetti da Covid”. La denuncia arriva dai dirigenti sindacali del NurSind dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari Christian Cugusi, Valentina Bello e Luca Casula. Pronta la replica dell’azienda ospedaliera: “Nessuna somma è stata erogata ai dipendenti“.

Il sindacato parla di scandalo affermando che “i fondi erano stati stanziati dalla regione Sardegna per premiare il personale dipendente impegnato da marzo a dicembre 2020, nelle attività di contrasto all’emergenza Covid-19, mentre dalla lettura del piano elaborato dall’Azienda, emerge che sono state scavalcate le fasce intermedie dalla B alla E, andando a ricompensare direttamente il personale appartenente ai ruoli tecnico e amministrativo, di certo non impegnato in prima fila nella emergenza sanitaria”.

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Secondo i rappresentanti NurSind “il commissario straordinario dell’Aou di Cagliari, Agnese Foddis, sarebbe intenzionata a proseguire la strada tracciata dell’ex direttore generale Giorgio Sorrentino: come infatti riportato nella nota trasmessa alle organizzazioni sindacali il 16 giugno, il commissario intende dare attuazione al piano di remunerazione degli incentivi elaborato da Sorrentino, e trasmesso alla Regione a dicembre 2020, senza che le sigle sindacali ne fossero a conoscenza”.

La diretta interessata però smentisce: “L’Aou Cagliari non ha erogato alcuna somma ai dipendenti. Gli incentivi regionali anti Covid saranno dati al personale secondo i criteri e i parametri stabiliti dalla Regione. Non abbiamo margini discrezionali – spiega -: la Regione ha imposto dei criteri precisi che ovviamente saranno rigorosamente rispettati. Tra l’altro le organizzazioni sindacali saranno convocate il 30 giugno proprio per parlare della questione incentivi alla luce dei fondi erogati dalla Regione. Infine, è bene ricordare che la Regione stessa ha previsto che oltre al personale sanitario, siano assegnati anche al personale tecnico e amministrativo dei piccolissimi incentivi. La motivazione è banale: è proprio grazie al lavoro di questi dipendenti che le strutture in prima linea contro il Covid hanno potuto svolgere la loro attività”.

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