Il laboratorio dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari ha identificato una variante del Covid-19, al momento non ancora segnalata in Italia. La scoperta di ‘A.27’, questo è il nome tecnico della variante trovata dal team del direttore del laboratorio del Policlinico, Ferdinando Coghe, in stretta collaborazione con l’equipe del professor Germano Orrù, responsabile del servizio di Biologia molecolare, è stata resa possibile dall’acquisizione da parte dell’Azienda di una nuova piattaforma per il sequenziamento genico in Next generation sequencing (Ngs), con processività medio-alta, che consente di cercare e trovare nuove varianti del virus.
“La variante A.27 – dice Coghe – merita un’attenzione speciale in quanto presenta una combinazione di due mutazioni peculiari, (la N501Y ed L452R) che, in combinazione con alcune mutazioni aggiuntive, sembrano essere responsabili di una maggiore trasmissione del virus“. L’aumentato riscontro del numero di varianti, in particolare quelle che interessano la proteina ‘Spike’, spiega il direttore del laboratorio, “sta preoccupando la comunità scientifica per la possibilità che queste mutazioni possano indurre una maggiore infettività, virulenza e addirittura la capacità del virus di sfuggire all’azione degli anticorpi”. La variante che, non era stata ancora segnalata in Italia, era già presente in alcuni paesi europei come Slovenia, Francia, Svizzera e Regno Unito.