Covid-19, l’allarme Cisl sul turismo: “Troppe contraddizioni sulle spiagge”

Limitazioni e contraddizioni rischiano di frenare il possibile rilancio post Covid dell’industria delle vacanze. E bisogna puntare sulla formula Sardegna Covid free. Lo denuncia il segretario generale della Fisascat Cisl, Giuseppe Atzori. “Per i turisti che arrivano nell’Isola sono previste due settimane di isolamento, quando la presenza media non supera i sei giorni. Altri esempi: le disposizioni in materia di distanze negli stabilimenti balneari (4 metri), incoerenti e punitive – attacca il sindacalista – se rapportate al metro di distanza da osservare ad esempio nei supermarket”.

Attenzioni poi alle scelte di ogni singolo Comune. “L’assenza di regole certe e chiare rischia di compromettere definitivamente il settore provocando un’ecatombe occupazionale senza precedenti, col conseguente assalto straniero alle concessioni secondo una visione che addirittura anticiperebbe nei fatti il modello Bolkenstein”.

Un invito alla Regione: “Deve ripartire velocemente – conclude Atzori – ed essere capace di imporre misure razionali in virtù della sostanziale assenza di pericoli di contagio. Questa peculiarità – rischio contagio pressoché insistente – rappresenta un’eccezionale occasione per lasciarci alle spalle non solo la crisi, ma gli innumerevoli errori commessi negli ultimi anni sul piano politico, economico e sociale”.

 

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