Via libera alle aperture e agli spostamenti all’interno della Sardegna ma per ricominciare a spostarsi da e verso l’Isola bisognerà attendere. Rimangono in piedi i trasferimenti per motivi di salute, lavoro, urgenza e chi atterrerà in Sardegna dovrà sottoporsi a una quarantena di quattordici giorni. Lo prevede l’ordinanza numero 23 firmata nella notte dal presidente della Regione, Christian Solinas.
Soltanto i collegamenti dell’aviazione generale (dunque traffico aereo privato) negli aeroporti sardi potranno tornare alla normalità da giovedì 21 maggio ma prima Regione e società di gestione degli scali dovranno sottoscrivere apposite linee guida sui controlli da effettuare sui passeggeri in arrivo. Il documento dovrà avere anche l’approvazione del comitato tecnico scientifico per l’emergenza coronavirus.
L’apertura dell’aeroporto di Olbia inoltre è subordinata alla firma di un protocollo tra l’autorità sanitaria regionale e la Geasar che gestisce lo scalo. Una precauzione ulteriore vista l’alta incidenza del Covid-19 nella provincia di Sassari rispetto all’intero territorio regionale.
Resta sospeso il trasporto marittimo dei viaggiatori tra l’Italia e la Sardegna mentre continua ad essere assicurato, fermo restando l’utilizzo delle navi previste in convenzione, esclusivamente il trasporto delle merci e con l’autorizzazione del presidente della Regione possono viaggiare anche per passeggeri per situazioni particolari.
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