La Stampa sta facendo un reportage, attraverso podcast, (ascoltalo qui) in giro per il mondo per vedere come si vive l’emergenza Covid-19 nelle isole. A Budelli vive solo il guardiano Mauro. Rimane ‘connesso’ col mondo solo attraverso un tablet e il telefonino, perché senza questi dispositivi, in grado di tenerlo aggiornato su cosa sta succedendo a causa del coronavirus, per il guardiano solitario il mondo non sarebbe cambiato. Sull’isola di Budelli le giornate scorrono lente, in un silenzio surreale, fuori stagione. All’orizzonte non ci sono barche e i primi turisti tardano ad arrivare e sono le notizie che giungono da oltre l’arcipelago a far carpire che è successo qualcosa di strano che il mondo si è fermato in attesa che finisca il contagio e si metta fine alla scia di morte.
L’isola di Budelli non è lontana dalla Sardegna e dalla Penisola, eppure in quell’oasi di pace tutto quello che sta succedendo nelle città e negli ospedali sembra far parte di un altro mondo, e Mauro Morandi, custode da 31 anni di quest’isola è l’unico a non temere il contagio del Covid-19 che ha attraversato gli oceani e i contenti. A Budelli no. A Budelli non riuscirà ad arrivare perché nessuno può sbarcare. Il custode ha 81 anni, a dispetto della sua età usa i socia, si tiene aggiornate e legge tanto: nonostante non rischi il contagio soffre lo stesso a distanza, pensando a figli e nipoti che abitano in Emilia Romagna, una delle regioni più colpite.
Non ha dubbi sul fatto che “quello che sta accadendo è tutta colpa dell’uomo, dei danni che ha fatto al pianeta. Mi aspettavo che prima o poi sarebbe successo qualcosa di grave. E spero che questa esperienza ci faccia cambiare modo di vivere, ma a dire tutta la verità non ho tanta fiducia nell’umanità”. Per lui l’attenzione è concentrata sul centellinare cibo e acqua e stare attento che non finiscano i farmaci. “Per fortuna la Protezione civile ha autorizzato un mio amico di La Maddalena ad arrivare fin qui con il gommone per consegnarmi la spesa e i medicinali. Da qualche settimana ho smesso di mangiare carne: l’ho deciso quando ho visto le immagini dei mercati asiatici in cui si mangiano gli animali vivi. Anche per questo adesso siamo in ginocchio per il coronavirus”.