Coronavirus, nuovi casi negli ospedali. Nieddu: “Pm facciano ciò che devono”

Reparti ospedalieri in affanno a Sassari e in Gallura dopo diversi casi di positività al coronavirus fra pazienti e personale sanitario. La Rianimazione dell’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia è stata chiusa temporaneamente per permettere la sanificazione degli ambienti dopo che un infermiere del reparto è risultato positivo al coronavirus. L’infermiere è in isolamento nella propria abitazione, mentre si aspettano i risultati dei tamponi effettuati su sei degenti e su una trentina tra medici, infermieri e operatori che lavorano in Rianimazione. Nuovi casi di positività in ambito ospedaliero anche a Sassari. In Dialisi sono risultati positivi una paziente, già trasferita in Malattie infettive, e due infermieri. Il resto del personale è regolarmente al lavoro e attende il risultato dei tamponi. Positivi anche un degente e quattro operatori della Clinica urologica: il paziente è stato ricoverato in Malattie infettive, il personale sanitario è isolato a casa. Positivo al Covid-19 un ospite della casa famiglia della struttura psichiatrica della Assl, nel complesso di Rizzeddu. Anche in questo è scattato il trasferimento in Malattie infettive. Ancora non è stato fornito il numero dei contagiati.

Proprio sul numero eccessivo di contagi tra medici e operatori sanitari negli ospedali della Sardegna, e in particolare al Santissima Annunziata di Sassari, sono già al lavoro alcune Procure. L’assessore della Sanità, Mario Nieddu lo sa bene e sulle indagini avviate dai magistrati per capire se siano state adottate tutte le misure necessarie per tutelare i pazienti e gli operatori sanitari, si limita a dire: “è giusto che la Procura faccia quello che deve, che proceda con le sue indagini e se qualcuno ha sbagliato dovrà trarne le conseguenze. Più di questo non posso dire”.

Che cosa potrebbe non aver funzionato? “Non ne abbiamo la certezza – spiega all’Ansa l’assessore – in questi momenti è molto complicato arrivare a delle conclusioni perché si è presi dalla concitazione e dall’esigenza di arginare l’infezione e il contagio”. Quindi, aggiunge, “molte cose sfuggono, non è un momento semplice per fare valutazioni. La Procura ha invece i suoi mezzi”. Sul fronte del reclutamento di operatori sanitari per affrontare l’emergenza, l’esponente della Giunta Solinas ammette che la Regione sta incontrando alcune difficoltà. Non sono però tanto i medici a non accettare, quanto gli infermieri. “Sono evidentemente preoccupati – sottolinea Nieddu -, gli abbiamo anche offerto la retribuzione da coordinatori, ma non c’è verso che accettino”.

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