“Tamponi a tappeto e basta tolleranza”. Settimo Nizzi alza il tiro. La situazione a Olbia è critica e il sindaco sforna ordinanze, conferenze stampa e appelli alla cittadinanza. “Attendiamo l’esito dei 150 tamponi fatti ieri su medici, paramedici e pazienti del Giovanni Paolo II – dice – altrettanti ne verranno eseguiti tra oggi e domani”.
In un paio di giorni “tutti quelli che lavorano in ospedale saranno sottoposti a controllo”. Ma Nizzi chiede di più. “Chiedo che le verifiche si estendano anche ai contatti – afferma – per individuare presto le persone da mettere in protezione”. In particolare, prosegue, “chi sta bene andrà in osservazione a casa, gli altri andranno ricoverati”.
Anche per risolvere il problema dei posti letto ospedalieri, “si stanno organizzando”, assicura Settimo Nizzi prima di spiegare che “a Olbia sono disponibili i tamponi necessari per attuare questo piano”. Chiarito rispetto all’ordinanza di ieri che oltre a farmacie e parafarmacie resteranno aperti la domenica anche i tabacchini e le edicole ma sino alle 18.30 e che potrà lavorare a esercizio chiuso anche chi produce cibo da asporto, Nizzi annuncia l’accordo con vigili del fuoco e protezione civile per “intensificare l’attività di sanificazione delle strade” e con la Questura per “il coinvolgimento di decine di uomini a presidio del territorio tra polizia locale, forestali, polizia di Stato, carabinieri, guardia finanza e guardia costiera”.
Infastidito dalle numerose denunce di assembramenti nei bar dei distributori di carburante e nei self service h24, Nizzi si appella agli olbiesi. “Bisogna stare a casa, uscire solo se e quando necessario – chiede – la situazione è particolarmente grave”.