Una task force con avvocati dell’ufficio vertenze, consulenti del lavoro ed esperti del patronato Cisl in campo per tutelare quei dipendenti dei locali della Costa Smeralda e dei resort della Gallura che sono stati contagiati a cavallo di ferragosto. L’ha messa in piedi la Cisl del territorio che mantiene lo stretto riserbo su quei lavoratori, in massima stagionali, che si sono rivolti a loro.
“Per ora c’è stato un primo contatto con la richiesta di informazioni – dice all’Ansa, Mirko Idili, segretario territoriale Cisl – abbiamo quindi predisposto una task force per indicare loro gli strumenti normativi utili in questo caso a partire dall’attivazione della procedura sul riconoscimento dell’infortunio sul lavoro. È certamente una situazione che ci sta preoccupando anche perché questi operatori del settore turistico-ricettivo rappresentano la parte più debole del comparto che non solo rischiano il contagio, ma anche di perdere il posto per la chiusura anticipata della stagione, che viene paventata in queste ore”.
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Secondo Idili c’è stato un “abbassamento della soglia di attenzione e sono mancate le più elementari regole di buonsenso da parte dei clienti che hanno scelto di non indossare le mascherine nei locali, ma anche la diligenza di chi avrebbe dovuto imporre le misure anticovid previste dalla normativa. Siamo di fronte ad un dramma che oltre la pandemia avrà pesanti ricadute sociali”. Intanto la Procura di Tempio Pausania ha avviato gli accertamenti per verificare come si sono registrati i contagi e se sono state applicate tutte le misure di prevenzione per evitarli.