L’ennesima vergogna dell’inefficienza sanitaria si sta consumando all’ospedale Businco di Cagliari, dove da giorni sono fuori uso gli impianti di condizionamento. Le ragioni non si conoscono. Si sa soltanto che i pazienti sono costretti a stare in stanze bollenti, con tutto ciò che ne consegue per i malati oncologici, i quali necessiterebbero invece di temperature non superiori ai ventitré gradi, è la prescrizione medica.
Il Businco (nella foto) è una delle tre strutture ospedaliere accorpate all’azienda Brotzu di Cagliari, finita proprio in questi giorni al centro delle polemiche per l’accoglienza da star riservata alla famiglia reale di Abu Dhabi. Ma a differenza di quanto accaduto coi check-up accordati a tempo di record al ramo della casa regnante in vacanza nell’Isola, i pazienti dell’Oncologico possono aspettare. Da venerdì è stato comunicato il non funzionamento dell’impianto di condizionamento, ma il guasto non è stato ancora riparato. E non è dato sapere quanto tempo ancora debba passare prima che nelle diverse ali della degenza si smetta di stare come in una bolla di caldo.
Un disservizio analogo è finito in questi giorni al centro della cronache nel vicino Microcitemico, che fa parte della stessa azienda ospedaliera. E gli effetti delle temperature bollenti sui bambini ricoverati sono state di identica gravità. Al Businco l’aria condizionata funziona solo nei corridoi. Nelle stanze, invece, il clima è africano e i pazienti vengono ‘aiutati’ a contrastare la calura e l’aria asfissiante facendo ricorso a metodi artigianali come le pezze di stoffa bagnate nell’acqua fredda e poi sistemate sul corpo. Roba da periferia del mondo, non da primo ospedale oncologico della Sardegna.