Commerciante rapinato a settembre: chiuso il cerchio, scattano due arresti

Sono stati arrestati i presunti autori della rapina messa a segno lo scorso 24 settembre in piazza del Carmine a Cagliari: la Squadra mobile ha fatto scattare le manette contro due persone. Erano le 6 di mattina quando un commerciante – Sergio Piscedda, di 61 anni – venne fermato sotto casa: aveva con sé un borsello di preziosi che i malviventi gli strapparono per poi fuggire a bordo di un’auto.

In manette sono finiti Roberto Perra, 48 anni di Cagliari, personaggio noto alle forze dell’ordine, intermediario e mandante del colpo, e Antonio Orrù, 45 anni di Nuoro. I due sono stati bloccati all’aeroporto di Cagliari-Elmas, in due momenti distinti, mentre si apprestavano a prendere degli aerei che li avrebbero portati in Lombardia dove dovevano tagliare i diamanti. La Polizia ha recuperato quattro delle 21 gemme rapinate all’imprenditore.

Alcuni dei diamanti recuperati dalla polizia

Secondo una ricostruzione fatta dagli investigatori, Perra si sarebbe presentato come intermediario davanti a Piscedda per la vendita di una partita di diamanti del valore di oltre 800mila euro, tendendo una trappola all’imprenditore per poi, con l’aiuto di quattro complici, rapinarlo al momento della consegna. Le indagini della Squadra mobile sono durate poco più di un mese e hanno permesso al momento di individuare il mandante e uno dei banditi. Subito dopo il colpo, l’attenzione della Polizia si è concentrata sulla figura di Perra. L’imprenditore ha detto di averlo contattato per vendere una partita di diamanti: 21 gemme. Era parente di un suo conoscente. I due avrebbero parlato della possibile vendita, poi Perra avrebbe convinto l’imprenditore, che in quel momento si trovava all’estero, a tornare in Italia perché aveva trovato un acquirente. Lo avrebbe incontrato il 24 settembre insieme a una gemmologa che avrebbe controllato i diamanti. All’appuntamento Perra non si è presentato: al suo posto c’erano i tre banditi che hanno affrontato e rapinato Piscedda. Una quarta persona aspettava in auto pronto alla fuga.

Gli uomini della Mobile hanno interrogato a lungo Perra, indicato dalla vittima come intermediario. L’uomo è più volte caduto in contraddizione. Contemporaneamente è scattata una minuziosa attività tecnica con intercettazioni ambientali e telefoniche. I poliziotti hanno così scoperto che Perra aveva organizzato il colpo con altre quattro persone, tra queste anche Antonio Orrù con il quale aveva parlato al telefono. Un’accelerazione alle indagini è arrivata domenica: gli investigatori hanno scoperto che Perra e Orrù avevano preso un appuntamento con uno specialista nel tagliare i diamanti a Valenza Po, in provincia di Alessandria. Proprio per evitare che le gemme venissero danneggiate hanno arrestato i due in aeroporto, recuperando quattro dei 21 diamanti. Perquisendo una delle abitazioni in uso a Orrù a Jerzu, i poliziotti hanno trovato la Renault Clio usata dai banditi per la fuga dopo la rapina.

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