Era finita sotto processo per abuso di mezzi di correzione, in particolare – dopo aver diviso la classe in ‘bravi’ e ‘somari’ – era accusata di aver costretto una di loro a seguire le lezioni su un banco rivolto verso la parete e non verso la cattedra come tutti gli altri. Ma la professoressa delle scuole medie di un paese in provincia di Oristano è stata assolta oggi con formula piena perché il fatto non sussiste. La sentenza è stata pronunciata dal giudice monocratico Silvia Palmas, in assenza dell’imputata che ha preferito attendere a casa il verdetto che la riguardava. Il pm Daniela Caddeo aveva chiesto la condanna a un mese di reclusione; richiesta sostenuta anche dalle parti civili gli avvocati Doriana Perra e Angelo Battista Marras. Per la difesa, l’avvocato Agostinangelo Marras aveva invece chiesto la piena assoluzione della sua assistita. L’inchiesta, affidata ai carabinieri della compagnia di Ghilarza, era partita sulla base di una denuncia presentata da alcuni genitori.
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