Non si ferma la protesta nel Nuorese dopo la chiusura di alcuni reparti ospedalieri a causa dell’assenza di medici. Duro il sindaco del capoluogo barbaricino, Andrea Soddu: “La paralisi dei reparti di Chirurgia e Ortopedia dell’ospedale San Francesco è la dimostrazione che la Regione resta sorda alle grida d’allarme lanciate dal nostro territorio al collasso sanitario. Oggi certifichiamo la programmazione fallimentare”
Dopo lo stop ai ricoveri nei due reparti e la necessità di spostare i pazienti in altri ospedali, Soddu si sofferma sulla gestione del sistema sanitario: “Se fino a qualche mese fa la pandemia è stata il paravento alle gravi inadempienze, ora – denuncia il primo cittadino – i nodi stanno venendo al pettine. A fronte della nostra richiesta di interventi urgenti, consapevoli del disastro in arrivo, abbiamo ricevuto promesse, rassicurazioni e impegni solenni, ottenendo però solo qualche intervento-tampone”.
Per il sindaco serve invece “un intervento definitivo, che metta fine a turni massacranti per medici, infermieri, oss, che nonostante l’impegno e l’abnegazione non possono reggere a tali carichi di lavoro per cui scappano altrove”. Le richieste riguardano tutta la medicina territoriale. “La programmazione deve essere fatta per il San Francesco, ma anche per i tanti paesi dell’Isola che patiscono l’assenza del medico di base – spiega Soddu – Chiediamo alla Regione di investire maggiormente sulla medicina territoriale anche per non sovraccaricare gli ospedali.
La situazione è disastrosa , ma una seria programmazione può far uscire la sanità nuorese da uno stato di emergenza cronica. Come ho sempre fatto – assicura il sindaco – confermo la disponibilità ad adottare tutti i provvedimenti che sono nel potere dell’amministrazione per arrivare a una soluzione e così credo anche tutti i sindaci del territorio”.