Una cronaca cittadina della prima domenica di dicembre a Su Siccu
di Manuela Vacca
Anche a dicembre Cagliari continua a essere accarezzata dal sole. Una giornata come quella di ieri, con temperature di 17 gradi, favorisce le passeggiate in spiaggia. Solo un maestrale teso un po’ dissuade dai bagni i più tenaci, gli irriducibili che si immergono senza muta fuori stagione.
Il capoluogo è più affollato del solito per la presenza degli sportivi dalla mezza maratona. Nel lungomare della Marina di Bonaria c’è qualcuno con le valigie. Hanno dormito qui. “Tra i nostri ospiti c’erano due corridori dell’Italia settentrionale venuti apposta per la manifestazione”, spiega Paolo Fasanari, vice manager di The homeboat company, la società di alloggio alternativo su case galleggianti alla marina di Sant’Elmo.
Sotto: case galleggianti alla marina di Sant’Elmo
Di fronte la scenografia di Su Siccu, che desidera diventare meta abituale per una pausa pranzo, grazie all’apertura di nuovi locali anche al parco del Nervi. Autisti indisciplinati parcheggiano fuori dagli stalli. Qualcuno si ferma a fotografare Porsche e Lamborghini con dischi freno carbo-ceramici che insieme costano quanto un’utilitaria. Si stagliano come in vetrina, sull’asfalto poco dopo uno stop, sebbene i parcheggi non siano così distanti.
Sul molo tintinnano le sartie delle barche. Il rumore della risacca è mite, quasi impercettibile mentre i gabbiani si fanno sentire appena. “Dormire sull’acqua è un’esperienza diversa che si vuole fare – prosegue il manager -. Stamattina sono andati via padre, madre e figlio. A prenotare è stato il bambino che voleva provare un alloggio differente a contatto con il mare”. Alcuni dipendenti stanno facendo le pulizie dopo le partenze. “Entro una settimana – aggiunge – ci aspettiamo il tutto esaurito per il periodo natalizio e nonostante i pochi voli. Soprattutto chi arriva dal nord Europa ama dormire sul mare anche a Natale, come alternativa alla classica stanza di albergo. Poi sceglie di visitare la città a piedi o con le nostre bici gratuite”.
Sembra in crescita persino in bassa stagione la tendenza dell’alloggio su case galleggianti. “Abbiamo sei home boat ma altre tre si aggiungeranno alla fila”, dice Fasanari sull’espansione in programma. Sulla provenienza dei turisti riferisce che, nell’ultimo periodo, sono giunti qui da Austria, Francia, Polonia, Repubblica Ceca, Australia e Cina.
I ciclisti sfrecciano per guadagnare la ciclabile sino a Molentargius o, forse, al Poetto. Intanto da qui il colpo d’occhio sulle barche è un quadro a cielo aperto sempre ammirato dai cagliaritani. Una promessa di viaggi lontani verso l’orizzonte o di un brindisi e risate tra amici. Al tramonto gli scafi si specchieranno sull’acqua in un gioco di luci che non perde mai fascino.
Dietro a una giovane coppia felice seduta sul muretto, stona solo la nave Gennaro Cantiello che, prima di essere una pizzeria, era il collegamento per l’isola carcere dell’Asinara. Un’imbarcazione semiaffondata senza più dignità perché al suo funerale non si è presentato nessuno. Meglio volgere lo sguardo verso Cagliari. La città del sole, dal quartiere di Castello sino a via Roma e viale Colombo, si erge ad ammirare un mare luminoso persino a dicembre.
Nella foto sotto: la nave Gennaro Cantiello semiaffondata