Carceri, la sorella di un detenuto accusa: “Pestato nella notte da venti poliziotti”

La sorella di Filippo Griner, il boss della malavita pugliese detenuto nel carcere di Bancali a Sassari in regime 41bis, accusa la polizia penitenziaria di avere pestato il fratello in cella. Le accuse sono contenute in una denuncia presentata nei giorni scorsi ai carabinieri di Andria. Secondo quanto pubblicato dalla sorella sul profilo Facebook del Garante per i detenuti del carcere di Bancali, Antonello Unida, il pestaggio sarebbe una ritorsione. Griner qualche giorno fa aveva colpito un poliziotto penitenziario con una penna, ferendolo al viso. La famiglia del detenuto denuncia che è stato poi pestato in cella da una ventina di agenti, durante la notte.

Per verificare quanto successo e costatare la difficile situazione che si è creata a Bancali dopo numerose aggressioni ai danni degli agenti, domani il provveditore regionale delle carceri, Maurizio Veneziano, farà un sopralluogo nell’istituto di pena, dove, la settimana prossima, arriverà anche il nuovo direttore, Graziano Pujia, appena nominato. “Non è un carcere, è un lager! – scrive la sorella di Griner sul social network -. Hanno scritto che il detenuto ha aggredito un poliziotto, ma non hanno scritto che venti guardie hanno massacrato il ragazzo! Il detenuto è mio fratello, ieri abbiamo avuto un colloquio telefonico con lui e la sua voce era flebile rotta dal pianto per i dolori, ha fatto appena in tempo a dire di avere il petto insanguinato, prima che interrompessero la chiamata”.

Il provveditore regionale Veneziano precisa: “Domani sarò a Sassari per verificare le condizioni all’interno del carcere e acquisirò informazioni anche su quanto realmente accaduto. Per il momento posso dire che a Bancali arriverà entro massimo una decina di giorni il nuovo direttore, e che nei prossimi giorni nominerò un funzionario che opererà come comandante della Polizia penitenziaria”.

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