Capo Frasca, lanci di pietre e zolle. Ferito il vice questore Rossi

Un lancio fitto di pietre e zolle di terra e il tentativo di sfondare il cordone di sicurezza delle forze dell’ordine con l’obiettivo di introdursi nel poligono militare di Capo Frasca (Oristano). Si è inasprita la protesta degli antimilitaristi giunti da varie parti della Sardegna e che in corteo hanno sfilato da Marceddì sino all’ingresso del poligono. A metà mattina si era già registrato un episodio con un gruppo di trenta manifestanti che si erano staccati dal corteo per avvicinarsi all’ingresso della base. Ad un certo punto, in tarda mattinata, è partita una sassaiola verso lo schieramento delle forze dell’ordine. Una pietra ha colpito il vice questore di Cagliari Ferdinando Rossi, che ha riportato una profonda ferita alla testa ed è stato portato in ospedale. La prognosi è di una decina di giorni. Negli scontri sono rimasti feriti, in modo lieve, due finanzieri e un carabiniere. Qualche contuso anche tra i manifestanti. Tra questi in particolare una ragazza, che ha riportato contusioni ad un braccio mentre tentava di parare i colpi di manganello. Nelle foto sotto alcuni momenti della manifestazione pubblicati sulla pagina Facebook dagli organizzatori di A Foras.

Le forze dell’ordine stanno presidiando tutta la zona. Sono stati danneggiati i cartelli all’ingresso del poligono e ci sono stati alcuni tentativi di entrare, respinti da polizia e carabinieri in tenuta antisommossa. Qualcuno però è riuscito a fare un buco nella rete di protezione e una manifestante, con tanto di megafono, è riuscita ad entrare e urlare slogan contro le attività militari in Sardegna. La donna è stata subito bloccata e riportata all’esterno.

A quel punto c’è stata una seconda carica di antimilitaristi, respinta dalle forze dell’ordine. Per disperdere i manifestanti che tentavano di entrare nella base, i carabinieri hanno lanciato alcuni lacrimogeni. Alla fine poliziotti e carabinieri sono riusciti ad accerchiare il gruppo, formato da un centinaio di persone e rinchiuso in una sorta di recinto di fronte ai cancelli del poligono.

Intorno alle 14, dopo una trattativa condotta con le forze dell’ordine, i manifestanti hanno deciso di desistere e sono stati ‘liberati’ dal recinto in cui erano stati rinchiusi dopo le due cariche davanti ai cancelli del poligono. Ora la folla si sta disperdendo e il corteo si è messo in marcia sulla provinciale per fare rientro a Marceddì.

 

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