Due mesi di cammino lungo spiagge, coste, strade, campi e montagne per un totale di 1284 chilometri: non sarà impresa facile per i sessanta che affronteranno per la prima volta, tutti insieme, il Cammino 100 torri, percorso attorno alla Sardegna messo a punto negli ultimi anni dal cagliaritano Nicola Melis. I punti più ardui saranno certamente le coste di Baunei, Argentiera e Pan di Zucchero, a Masua, ma la fatica sarà ripagata da paesaggi da sogno e scenari incantevoli.
I camminatori partiranno sabato mattina da Cagliari: si incontreranno davanti all’Hostel Marina, nel quartiere storico di Marina, dove alle 8 in punto riceveranno la benedizione di don Ignazio Serra, parroco di San Vero Milis; un’ora dopo saranno ricevuti in consiglio comunale dal presidente Guido Portoghese che saluterà il gruppo e metterà il primo timbro nel libretto di viaggio. Da lì, passando per il ponte della Scafa, prenderanno la costa orientale e da qui toccheranno tutte le tappe costiere del Cammino 100 torri. Saranno a Olbia dopo due settimane, ad Alghero dopo un mese, raggiungeranno poi la costa oristanese e il Sulcis e torneranno a Cagliari tra sessanta giorni e sessantuno notti, il 25 aprile.
L’idea di un Cammino a piedi attorno alla Sardegna è di Nicola Melis, ingegnere di 35 anni e camminatore per passione. Nel 2016 è partito da Cagliari e ha viaggiato per 1284 chilometri in solitudine con l’obiettivo di testare un itinerario che toccasse le torri costiere; ne è nata una mappa con percorsi, strade, indicazioni, posti dove dormire e mangiare, piazzole di sosta e campeggi, chiese che offrono ospitalità ai viaggiatori e persino privati disponibili a lasciare giardini e terreni per piazzare le tende. Due anni dopo il Cammino è pronto anche per altri viaggiatori: alla chiamata di una prima partenza insieme hanno risposto in sessanta da tutta Italia e non solo; in 15 percorreranno l’intero periplo, gli altri avanzeranno per tappe o ne faranno solo una parte.
L’obiettivo dell’impresa? “Raccontare le bellezze della Sardegna in maniera non convenzionale – sottolinea Nicola Melis – siamo convinti che il Cammino 100 torri possa essere una preziosa occasione di crescita turistica e anche un’esperienza unica per scoprire l’Isola. Durante il percorso incontreremo più di 88 sindaci, con loro vorremmo condividere l’idea di un turismo lento e sostenibile diffuso per tutto l’anno. Vorremmo che il nostro Cammino, fatto di 450 chilometri di spiagge e di paesaggi stupendi e molto vari, diventi un punto di riferimento nel Mediterraneo, come il cammino di Santiago o quello della via Francigena”.
Tra i consigli per i camminatori c’è quello di spogliarsi del superfluo e portare nello zaino lo stretto necessario: un cambio di vestiti è sufficiente, per il resto ci sarà un’auto di supporto che servirà per muovere una grande tenda, una cucina da campeggio, acqua e cibo. “Il numero di persone che trovano interessante l’idea di camminare a piedi insieme è sempre in aumento: con questo nuovo viaggio fisseremo anche una segnaletica leggera del percorso, per la quale ci siamo autofinanziati, con cui altri potranno muoversi seguendo il nostro itinerario e testeremo ancora strade e passaggi. La nostra non sarà un’esperienza fine a se stessa ma cercheremo di lasciare qualcosa in ogni territorio in cui passeremo; porteremo poi con noi il nome di associazioni come Avis, Protezione civile e altre che ci sostengono”.
Alla testa del gruppo Melis insieme ad altri due camminatori esperti, Matteo Tamborino, ligure, e Mara Battilana, emiliana che da tempo vive in Sardegna. Per il resto ci saranno persone di tutte le età, dal più giovane di 25 anni fino al più grande di 78, con storie personali diversissime; tra loro anche un non vedente che percorrerà la prima parte del Cammino. Il viaggio sarà documentato da video, foto e racconti che saranno pubblicati sui social network con l’hashtag #cammino100torri e sul sito web dell’associazione.
(In foto Matteo Tamborino, Mara Battilana e Nicola Melis)
Francesca Mulas