Il tavolo del Comitato misto paritetico (Co.mi.pa) che oggi avrebbe dovuto discutere il calendario delle esercitazioni militari del primo semestre del 2018 è saltato pochi minuti dopo l’inizio della riunione. Lo strappo della componente civile di nomina regionale, che ha abbandonato l’incontro, è dovuto alla scarsa chiarezza sulle procedure attraverso cui il Comitato prende le sue decisioni. E, proprio per fissare regole univoche, i membri di nomina regionale non escludono di presentare ricorso al Tar.
“Il numero dei componenti del Comitato è passato da 12 a 14 – spiega il membro del Comipa Antonello Tanas. Ma un incidente di redazione del nuovo Codice dell’Ordinamento militare ha mantenuto il numero legale per la validità della riunione in prima convocazione a 7″. In questo modo, erano state approvate le esercitazioni per il secondo semestre del 2017 (attualmente in corso): i militari, in altre parole, avevano deliberato a favore delle esercitazioni ricorrendo esclusivamente al proprio pacchetto voti. Decisione contestata dai membri civili, che oggi – come richiesto anche dal presidente della Regione Francesco Pigliaru – si aspettavano di discutere le procedure di voto. Ma così non è stato. “Occorrono dunque regole univoche e certe, si tratta di una questione pregiudiziale”, sottolinea Tanas.
Nessun passo in avanti neanche per la questione indennizzi.