I sacchi del Lido sono diventati rifiuti. Truzzu: “Vanno tolti entro trenta giorni”

I sacchi di nylon che si vedono sulla battigia del Lido, al Poetto di Cagliari, vanno tolti “entro trenta giorni” perché “sono diventati rifiuti”. Con questa motivazione il Comune guidato da Paolo Truzzu ha dato l’ordine alla proprietà dello stabilimento balneare di ripulire l’arenile. Ne dà notizia l’associazione ambientalista Grig (Gruppo di intervento giuridico) che lo scorso marzo ha sollevato l’allarme “sullo scempio in spiaggia“.

Il posizionamento di quei sacchi, pensati per contenere l’arretramento della spiaggia, era stato autorizzato dalla Regione nel 1995. Ma ormai la funzione originaria è andata perduta. Anche perché il mare li ha in gran parte rotti e svuotati. Di qui la protesta del Grig, tramite il presidente Stefano Deliperi che adesso ha avuto la meglio. Il Comune, tramite il servizio ‘Igiene del Suolo e Ambiente’ ha dato ordine al Lido di rimuovere tutto in un mese. “in caso di mancato riscontro o intervento non efficace – è scritto nel provvedimento – si procederà con l’emissione di ordinanza sindacale”, visto che “lo stato di abbandono e degrado di tali residui consentono evidentemente di definirne compiutamente la natura di ‘rifiuto’ come definito dal decreto legislativo 152/2006”. Con l’applicazione di tutte le conseguenze, anche penali, che possono derivarne.

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