Cagliari, l’affare stadio ora si complica: “Con le nuove opere saltano i tempi”

Settembre 2021, iniziano i lavori del nuovo stadio. L’idea di vedere gli operai nel vecchio Sant’Elia entro questa data potrebbe presto svanire. Parcheggi, dimensioni della struttura e il tracciato della metropolitana che dovrebbe passare in quell’area frenano i sogni dei tifosi, perché a questo punto i conti rischiano di non tornare e i tempi potrebbero allungarsi. Il quadro emerge dalla lettura delle osservazioni al progetto approvato dal Consiglio comunale. Sono state presentate dal Cagliari Calcio e dall’Arst l’azienda regionale di trasporti che realizzerà il nuovo tratto della metro di superficie. Ieri sono passati al setaccio della commissione Urbanistica dove i dubbi si sono moltiplicati, perché ora a palazzo Bacaredda si dovrà trovare l’accordo su due documenti: una variante urbanistica e il Piano economico finanziario del progetto. Entrambi dovranno essere approvati dall’Aula di via Roma.

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A questo punto arrivano i problemi da risolvere. Con ordine. Nella lettera inviata dall’Arst, il direttore Carlo Poledrini fa presente che il tracciato della metro che porterà al Poetto in diversi tratti è diverso rispetto a quello approvato in precedenza del Comune. Modifiche che non rispetterebbero una serie di norme tecniche da seguire nella progettazione. Sono diversi invece gli ostacoli da superare secondo lo studio tecnico che affianca la società rossoblù. Che fa una premessa: se non vengono rispettate le nostre osservazioni viene meno “l’indispensabile” equilibrio economico-finanziario alla base della proposta del Cagliari Calcio.

Insomma fate così oppure i conti non tornano e serviranno altri soldi. Per una serie di ragioni: anzitutto la richiesta dell’amministrazione di modificare l’aspetto “chiuso e massiccio” del nuovo stadio comporterebbe problemi nell’attenuazione del rumore richiesta dalla legge durante le gare, inoltre cambierebbe l’acustica interna all’arena, il campo e gli spalti non sarebbero adeguatamente protetti dal vento. Di fatto cambierebbe la l’impianto così come era stato approvato nello studio di fattibilità dichiarato di pubblico interesse a marzo. C’è poi il rebus dei parcheggi, molti di meno (4.657) rispetto al numero minimo di 5.415 previsto per legge. Rimangono infine dubbi sui dati tecnici relativi alla grandezza degli spazi commerciali e sulla possibilità di realizzare un ponte per scavalcare il canale di San Bartolomeo in corrispondenza di via Rockefeller.

Lo scenario che si sta delineando preoccupa il centrosinistra. “Ancora – afferma Francesca Ghirra (Progressisti) – non ci sono stati confronti con l’Arst per quanto riguarda il tracciato della metro e con il Cagliari Calcio per quanto riguarda l’architettura dello stadio, le aree di servizio, i parcheggi e i volumi commerciali. Temiamo che possano esserci ritardi nell’iter di approvazione e realizzazione del nuovo stadio, per cui il Consiglio comunale dovrà approvare nuovamente il piano economico finanziario. Mi preoccupa molto – conclude – che le opere previste possano far saltare i tempi, compromettere la fattibilità dell’intervento e, comunque, prevedere un ulteriore esborso di risorse pubbliche, che in questo momento non ci sono”.

Andrea Deidda

 

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