Il centrodestra in Consiglio comunale boccia le dichiarazioni programmatiche rese in Municipio ieri da Massimo Zedda, in attesa di approfondire la lettura del documento che è stato diffuso solo in queste ore. La competitor del sindaco di Cagliari alle elezioni, Alessandra Zedda del centrodestra, bolla il programma del centrosinistra per i prossimi cinque anni come “libro-favola”. “Neanche un libro dei sogni – attacca l’ex assessora al Lavoro e vicepresidente della Giunta Solinas – perché va be oltre i sogni. Mi è sembrato un elenco di pensieri e poi vorrei notare che il sindaco ha chiuso con un condizionale: vorremmo fare. Nel mio vocabolario significa che quello che dice è aleatorio. Buoni auspici a cui andrebbe data sostanza. Rimango un po’ perplessa”.
Ma l’esponente dell’opposizione si riserva di giudicare meglio nei prossimi giorni: “Ancora presto per dare dei giudizi, sono abitata a essere onesta intellettualmente e la mia risposta precisa la darà il 5 novembre in occasione delle repliche dei capigruppo in Consiglio”. Raffale Onnis dei Riformatori parla di “tanti buoni propositi, condivisibili e sovrapponibili a tutti i programmi delle varie coalizioni, se uno poi va a verificare. Non si notano quasi differenze”, dice il consigliere comunale. Ma su un punto ha notato una carenza “Non ha parlato molto di decoro urbano e di degrado, che da poco è stato oggetto di un acceso dibattito in Aula di cui sono stato proponente, insieme a un documento programmatico di 40 punti sulla gestione del servizio e nuovo bando, che è stato bocciato”. Poi l’esponente dei Riformatori sottolinea un altro aspetto: “Zedda nonha dato risalto ai 300 milioni di finanziamenti che si è ritrovato nel cassetto e che sono stati recuperati dalla Giunta Truzzu: non sono piovuti per caso e forse per correttezza istituzionale avrebbe potuto sottolinearlo. In ogni caso la sua amministrazione – e i cittadini di Cagliari – beneficeranno di tante opere cantierizzate o che lo saranno a breve messe in campo dalla precedente maggioranza. Penso al secondo lotto del Parco degli anelli, i cui lavori partiranno a breve. In ogni caso vediamo come verranno realizzate le proposte di cui ha parlato”.
Rimane in “vigile attesa” Pierluigi Mannino di Fratelli d’Italia, che non ha ancora letto il documento: “E il mio disappunto è molto legato al fatto che non ce lo abbiano ancora mandato”, chiosa l’esponente del centrodestra. Ma il giudizio è sospeso: “Mi ha colpito che abbia usato più volte l’espressione ‘città policentrica’, un concetto che avevo sviluppato con la precedente amministrazione e che parla di una città più leggera in numerose zone, che significa alleggerire spazi che sono eccessivamente antropizzati. Questo lo giudico positivo come mi piace l’enfasi su turismo e cultura, accorpate come elementi di un unico disegno. Per il momento però è solo un bellissimo libro dei sogni e se uno va a vedere le dichiarazioni programmatiche degli ex sindaci – e anche le sue – alla fine trova problemi che tornano sempre e che sono poi rimasti irrisolti”. Invece Edoardo Tocco la liquida così: “Le dichiarazioni programmatiche sono sempre l’inizio di una consiliatura e non hanno mai una veridicità – dice l’esponente di Forza Italia -. Poi bisogna capire se le idee presentate dal sindaco verranno attuate. Una cosa è enunciare, programmare una cosa e un’altra è realizzarla. Noi naturalmente ci auguriamo per il bene della città che le cose condivisibili possano essere realizzate”.