Cagliari abbraccia la moda sostenibile: il vintage prende piede in città

di Giorgia Meloni

Da semplici bancarelle e da siti come Vinted e Wallapop, la moda second hand arriva anche alle passerelle della London Fashion Week e prende sempre più piede a Cagliari, dove si conferma la crescita di questa tendenza sostenibile. Il motivo del successo di piattaforme del genere, dove è possibile acquistare e rivendere oggetti e vestiti che non vengono più utilizzati, è dovuto principalmente alla formula usata per la spedizione, molto vantaggiosa e unica per tutta l’Europa, e dalla mancanza di commissioni.

La moda del second hand è poi una delle ultime tendenze della generazione Z. “Secondo me l’acquisto di capi d’abbigliamento usati fa pensare a chi lo pratica di dare nuova vita a qualcosa. Acquistare second hand è anche un aiuto a livello ambientale, perché non butti vestiti intatti che possono servire a qualcuno che ne ha davvero bisogno”, afferma Greta Abis, studentessa universitaria. “Io acquisto second-hand per poter rispettare l’ambiente e anche perché si trovano capi di buona fattura e nuovissimi, cosa che nei negozi contemporanei non trovi”, aggiunge Anna Carta, studentessa universitaria e cliente abituale del negozio Seconda Chance. “Trovo l’acquisto del second hand un’ottima iniziativa che limita lo spreco e dà vita a nuovi capi che magari resterebbero nell’armadio a prendere polvere”.

Seconda Chance è uno dei vari mercati di second hand che si possono incontrare a Cagliari e nell’hinterland; il secondo punto vendita si trova a Quartucciu e attualmente sono in fase di espansione. I titolari dello store sono Andrea Cavallini e Hana Richterova e hanno aperto il negozio nel 2020, prima dell’inizio del Covid. “Seconda Chance nasce un po’ per passione”, racconta Andrea, “si ispira molto all’estero, con il modello di second hand a un prezzo fisso. Il vintage è arrivato dopo, sia per passione mia sia perché ci siamo resi conto che pian piano i clienti hanno iniziato ad apprezzare la qualità dei capi, dei tessuti”.

“Noi pensiamo che tutti i capi usati meritano una seconda possibilità”, aggiunge Andrea. “Diamo la possibilità a tutti di acquistare un buon capo.” Seconda Chance, assieme ai loro clienti, è stata oggetto di studio per un sondaggio condotto dall’Università di Cagliari, in merito al consumo del second hand. “Abbiamo aperto la prima realtà a Cagliari nel quartiere di Is Mirrionis, un quartiere popolato per la maggior parte da studenti stranieri. È stata una cosa voluta perché, quando abbiamo aperto, non abbiamo avuto difficoltà. Abbiamo sempre puntato su loro e creduto fossero più propensi ad acquistare usato”, sottolinea il titolare Andrea Cavallini. “Gli adulti erano un po’ restii quando dicevo che erano capi usati. Con orgoglio dico che abbiamo un po’ contribuito a cambiare questa mentalità”.

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