Cade durante il litigio nel bar e muore. Parla l’arrestato: ‘Non lo volevo uccidere’

“Come sta Massimo? C’è stata una lite tra noi, ma non lo volevo uccidere”. Queste le parole pronunciate da Daniel Loi davanti ai carabinieri che lo hanno arrestato questa mattina, due ore dopo la morte di Massimo Piroddi, 44 anni, con l’accusa di omicidio preterintenzionale. I militari si sono presentati nell’abitazione del 20enne, a Bari Sardo, e subito dopo lo hanno trasferito in carcere a Lanusei. Non si sa ancora cosa abbia scatenato la discussione tra i due: secondo alcuni testimoni sarebbe nata per futili motivi con la complicità dell’alcool, che entrambi avevano assunto durante i festeggiamenti in paese con i tradizionali i fuochi per Sant’Antonio Abate. Non solo: sia Loi che Piroddi avevano anche partecipato all’inaugurazione di una nuova pizzeria vicino al bar dove la vittima, al culmine della lite, sarebbe stata spinta dal ragazzo, finendo a terra e battendo la testa sul marciapiede: una caduta per lui fatale. Sarà l’autopsia, disposta dal pm di Lanusei, Andrea Schirra, e fissata per domani, a chiarire le cause esatte del decesso. Si terrà invece lunedì prossimo, 20 gennaio, l’interrogatorio in carcere di Loi per la convalida dell’arresto da parte del Gip.

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