È stato colpito all’arteria femorale della gamba sinistra ed è morto dissanguato. Il proiettile che ha ucciso Giuseppe Santandrea, trentaduenne di Sant’Andrea Frius morto domenica durante una battuta di caccia al cinghiale, è partito dall’arma di un altro cacciatore, un 62enne, che ora è indagato a piede libero per omicidio colposo.
L’uomo era uscito per una battuta di caccia al cinghiale insieme alla vittima e ad altre due persone. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della Compagnia di Dolianova che si stanno occupando del caso, il 62enne avrebbe visto un cinghiale e premuto il grilletto, ma il colpo di fucile avrebbe colpito un masso o il terreno, rimbalzando e centrando il 32enne alle gambe, recidendogli l’arteria femorale.
Inutile si è rivelato l’arrivo dell’elicottero del 118: il giovane è morto dissanguato in pochi istanti. Per tutto il pomeriggio i militari dell’Arma hanno sentito gli amici della vittima per ricostruire la tragedia. Sequestrati quattro fucili, tra questi anche l’arma da cui è partito il colpo mortale. Domani o martedì sarà eseguita l’autopsia. Gli esami serviranno a chiarire tutta la vicenda.