Budelli privata. Ma la Spiaggia rosa resta pubblica

Vincoli pubblici e gestione privata. Ecco la situazione di Budelli, in attesa del Piano di gestione.

Il banchiere neozelandese Michael Harte può comprare l’isola di Budelli, nell’arcipelago di La Maddalena. Il 1° ottobre 2013 se l’era aggiudicata all’asta. Poi la temporanea assegnazione all’Ente Parco, decisa dal tribunale di Tempio Pausania che ieri ha revocato quel decreto di assegnazione. Il magnate ha due mesi di tempo per versare i 2milioni e 900mila euro dell’asta. Ma una cosa è certa: l’acquisto non comprende la Spiaggia rosa, né tutti gli arenili che circondano l’isola da 1,6 chilometri quadrati: quelli restano di proprietà demaniale. Ovvero, rimangono pubblici.

Dunque, il banchiere Harte, già proprietario di altri tre atolli in Nuova Zelanda, a Budelli non avrà la proprietà totale. “Per un verso – dice il presidente del Parco, Giuseppe Bonanno – possiamo stare al sicuro”. Sulla Spiaggia rosa, peraltro, non si può nemmeno camminare. “Questa regola – va avanti Bonanno – vige da anni, dopo una mia ordinanza perché sull’isola stava diminuendo la miniacina miniacea, ovvero l’organismo organismo che vive attaccato alla posidonia e dà il colore rosa all’arenile”, lungo duecento metri.

Quello che può cambiare è la gestione dell’ambiente nel resto dell’Isola. Attualmente, su Budelli vige una tutela generale. “Vuol dire – continua il presidente – che ad eccezione della Spiaggia rossa l’isola è visitabile e c’è anche la possibilità di riqualificare gli immobili”. In tutto se ne contano cinque. “Di cui tre di piccole dimensioni, pari a una stanza, e due più grandi”. Uno, da 70 metri quadrati, si affaccia proprio sulla Spiaggia rosa. “L’altro – va avanti Bonanno – è nel punto più alto di Budelli” e misura un’ottantina di metri quadrati.

Bonanno, da presidente dell’Ente Parco, a marzo 2014 ha presentato alla Regione il Piano di gestione, “nel quale per Budelli abbiamo chiesto la riserva integrale“. Significa “rendere sì accessibile l’isola, ma solo se accompagnati dalle guide, in una sorta di entry no take (entri ma non tocchi). Questo per rispettare ancora di più l’immenso valore ambientale ed ecologico. Noi abbiamo pensato a un aumento di tutela anche per poter abbattere tutti gli immobili, riportando Budelli a 100 anni fa. A Cagliari, però, ci hanno alcune modifiche, ragion per cui il Piano non è stato ancora approvato”.

Nel frattempo, però, all’Ente Parco è cambiato il Consiglio direttivo e “un parte spinge invece per mantenere su Budelli una tutela generale e non integrale”. Il voto è previsto il 30 ottobre prossimo.

Insomma, tra presidente e una parte del nuovo Consiglio non c’è unità di azione. “L’Ente, seppure non all’unanimità – ritiene che Budelli abbia valori ambientali e strategici tali da richiedere il massimo delle tutele possibili”, dice ancora Bonanno. “L’isola – prosegue – è un avamposto dell’arcipelago rispetto alla rotta degli uccelli migratori, è un habitat integro e questa prerogativa va difesa”.

Intanto, la questione Budelli si sposta di nuovo anche in Parlamento. Il senatore di Sel, Luciano Uras, dice che “bisogna procedere all’esproprio di Budelli prevedendo nella legge di Stabilità i due milioni e 900mila euro di costo”. Il vendoliano ha presentato un emendamento alla manovra in discussione. “Questo ci permette di assicurare in via definitiva la proprietà pubblica”.

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