Michael Harte, l’imprenditore neozelandese che ha comprato all’asta l’isola di Budelli si è opposto al diritto di prelazione avanzato dallo Stato. Secondo quanto riportato oggi sulle pagine de “La Nuova Sardegna” il caso sarà presto discusso dal giudice delle esecuzioni in un’udienza che verrà fissata nei prossimi giorni.
Ma il presidente dell’ente Parco Giuseppe Bonanno, a breve giro di posta, interviene sulla notizia dell’opposizione: “E’ il Parlamento ad aver scritto la parola ‘fine’ sulla vicenda dell’isola di Budelli, francamente non mi attendevo una risposta di tale natura da parte di colui che comunque mi è apparso all’inizio come un interlocutore serio e pacato, ma che evidentemente è stato consigliato male”.
“In questo modo – sostiene Bonanno – il signor Harte appare arrogante e sprezzante nei confronti di una scelta ben precisa fatta non da un singolo partito o da un’associazione, ma dal massimo organo legiferante del nostro Stato, ossia il Parlamento”.
“Il Parco – conclude Bonanno – continuerà a svolgere, come sempre ha fatto, il suo ruolo a garanzia dell’interesse pubblico e delle generazioni future affinché il bene ‘Budelli’ sia di tutti, e non di pochi”.
Ma c’è un’ulteriore novità: secondo quanto scritto oggi da “L’Unione Sarda” esisterebbe infatti anche un nuovo proprietario, una società romana che sostiene di aver comprato il 10 per cento dei terreni e che sostiene di avere le carte in regola per prendersi tutto.
La società in questione è l’immobiliare romana Cofinance e i suoi legali avrebbero già chiesto al Tribunale di Tempio Pausania di congelare il passaggio del bene allo Stato.