Respinta la richiesta di prescrizione dei reati per il presunto traffico di rifiuti e le mancate bonifiche alla Portovesme srl: il giudice del Tribunale di Cagliari, Sandra Angioni, ha detto no al Pm Enrico Lussu e si è pronunciata nel merito assolvendo con formula piena “per non aver commesso il fatto” entrambi gli imputati, l’amministratore delegato dell’azienda Carlo Lolliri e il responsabile tecnico dello stabilimento Aldo Zucca.
La decisione è stata assunta dopo una breve camera di consiglio. Bisognerà attendere 15 giorni per conoscere la motivazione, tuttavia dalla formula assolutoria appare chiara la commissione dei reati – quindi l’inquinamento c’è stato – ma non sono riconducibili a Lolliri e Zucca.
“Siamo indignati, faremo sicuramente ricorso in appello“. Gli ambientalisti che hanno atteso con ansia la pronuncia del giudice non nascondono la rabbia e la delusione per la sentenza di assoluzione nel processo per il presunto traffico di rifiuti e le mancate bonifiche alla Portovesme Srl, nel Sulcis. “Non ci arrendiamo – ha detto Angelo Cremone di Sardegna Pulita – continueremo la nostra battaglia”. Davanti al palazzo di giustizia del capoluogo sardo, una trentina di manifestanti ha atteso per tutta la mattina che il giudice sciogliesse la riserva sulla richiesta di prescrizione formulata anche dal pubblico ministero. Ma alla fine il Tribunale ha deciso di entrare nel merito della vicenda, assolvendo con formula piena sia Carlo Lolliri, amministratore delegato della Portovesme Srl, che il responsabile tecnico dello stabilimento, Aldo Zucca. “Ripeto quanto detto anche in precedenza – ha concluso Cremone – vorremmo che anche a Cagliari ci fosse un magistrato come Domenico Fiordalisi”. Un riferimento, nemmeno troppo velato, alle recenti inchieste del procuratore di Tempio Pausania in materia di ambiente e abusi edilizi, oltre che sull’indagine relativa al poligono militare di Quirra avviata quando il magistrato era procuratore a Lanusei.
