Blitz questa mattina dell’assessore regionale della Sanità Simona De Francisci al blocco Q del Policlinico universitario di Monserrato. Obiettivo della visita a sorpresa era accertarsi di persona dello stato dei lavori della struttura dove a brevissimo saranno trasferiti diversi reparti, e in particolare quello di Neonatologia oggi ospitato alla clinica Macciotta. Proprio ieri l’assessore De Francisci aveva sollecitato la chiusura entro aprile della vecchia clinica di via Porcell, da tempo non più sicura e non grado di garantire cure e servizi adeguati ai piccoli pazienti.
“È assolutamente necessario e urgente un cambio di passo nei lavori affinché tra un mese Neonatologia sia trasferito al blocco Q del Policlinico – ha ribadito l’assessore – e contestualmente ho chiesto che anche i reparti di Ostetricia e Ginecologia lo seguano, per evitare che i neonati ricoverati siano da una parte e le madri dall’altra parte della città”.
In ogni caso, l’assessore ha convocato un vertice urgente per la prossima settimana al quale sono invitati tutti i soggetti interessati (Università di Cagliari, Azienda ospedaliero-universitaria, Asl 8, Azienda Brotzu, Comune di Cagliari, Prefettura, Vigili del fuoco). “Alla riunione ribadirò la necessità di garantire i tempi e un cronoprogramma preciso perché la clinica Macciotta venga chiusa entro aprile e il trasferimento si compia al più presto possibile”, ha detto De Francisci.
Al blitz di stamane era presente anche il rettore dell’Università di Cagliari Giovanni Melis.
Immediata la replica, alquanto piccata, del direttore generale dell’Azienda ospedaliera universitaria cagliaritana, Ennio Filigheddu.
“Devo esprimere il mio stupore per questo improvviso interesse da parte dell’assessorato sui destini del Policlinico e del Blocco Q. Interesse che ci fa piacere e che, se ci fosse stato da prima, avrebbe di certo avuto un effetto positivo nell’accelerazione dei lavori. La salute e la tutela dei piccoli pazienti e delle mamme è esattamente ciò che sta a cuore all’Azienda ospedaliero universitaria, che si batte da tempo – tra ostacoli burocratici di ogni tipo e fondi che scarseggiano – per riuscire ad aprire il Blocco Q del Policlinico Universitario nei tempi stabiliti, cioè entro questa primavera. Su questo gli utenti possono stare tranquilli. L’assessore del resto conosce perfettamente tutti gli sforzi fatti non da oggi per il raggiungimento di questo obiettivo per noi primario”.
“L’assessore – prosegue Filigheddu – sa delle innumerevoli interlocuzioni che ci sono state tra questa direzione generale e l’assessore. Dal canto nostro, le strutture dell’Aou e quelle della Asl di Cagliari hanno sempre lavorato per riuscire a dare le risposte che la cittadinanza chiede”.
Per questo, prosegue il direttore generale dell’Aou di Cagliari, “vorrei rassicurare innanzitutto i genitori dei piccoli pazienti che si rivolgono alla Clinica Macciotta. Le direzioni della Asl di Cagliari e della Aou collaborano operativamente, pur nell’assenza di formali indirizzi in proposito da parte della Giunta e del Consiglio Regionale, perché la tempistica del processo di riorganizzazione cittadina dell’offerta sanitaria per i pazienti pediatrici sia rispettata, con la creazione dell’Ospedale Pediatrico regionale al Microcitemico entro il primo semestre di quest’anno e l’avvio del trasferimento della Patologia Neonatale a Monserrato già dalla fine di aprile”.
A questo proposito, dice ancora Filigheddu, “vorrei sottolineare che i tecnici delle imprese che eseguono le opere di completamento del Blocco Q, ai quali è stato garantito contrattualmente il premio per l’accelerazione dei lavori previsto dal codice degli appalti, hanno incontrato nella giornata di ieri i direttori delle Cliniche interessate al trasferimento, garantendo la loro cooperazione e assicurando il raggiungimento del risultato finale. Nel mentre, il personale sanitario e tecnico della Clinica Macciotta, ben conoscendo le carenze strutturali nelle quali il Presidio si trova, si prodiga ancora di più, se possibile, perché a tutti i genitori che si rivolgono alla Clinica sia assicurata per i propri figli l’assistenza sanitaria migliore, fronteggiando con professionalità e senso di responsabilità ammirevoli l’innegabile difficile situazione”.
“Dalle parole dell’assessore, che questa mattina ha fatto visita al Blocco Q – prosegue Filigheddu – si evince la sua preoccupazione che, senza il trasferimento più o meno contestuale della Neonatologia e di Ostretrica e Ginecologia, si rischi che le mamme siano ricoverate da una parte e i bimbi dall’altra. Preoccupazione legittima ma che – l’assessore lo sa – riguarderebbe solo i parti che avvengono all’Aou. E non tutti i parti avvengono al San Giovanni di Dio. Le altre strutture ospedaliere, come si sa, non hanno la Patologia neonatale accanto”.