Bimbo segregato in casa ad Arzachena: concessi gli arresti domiciliari alla zia

È stata scarcerata la zia del bambino di 11 anni segregato e maltrattato nella villetta di famiglia ad Arzachena. Alla donna, come rivelano i quotidiani sardi, sono stati concessi gli arresti domiciliari in attesa di comparire davanti al giudice fra qualche giorno, il 19 febbraio. Sia la zia che i genitori del bambino, anche loro ai domiciliari, hanno chiesto il patteggiamento. Il bimbo era stato liberato nel giugno scorso dai carabinieri del Reparto territoriale di Olbia, dopo che lui stesso aveva telefonato al 112 per chiedere aiuto: era stato rinchiuso nella sua stanza, al buio, solo in casa, senza il materasso, e con un secchio per fare i bisogni. Prima erano stati arrestati i genitori, poi la zia, che aveva ammesso ciò che avveniva in quella casa, in cui il bambino era sottoposto a torture fisiche e psicologiche, annotate nel diario segreto che il piccolo nascondeva in camera.

[Nella foto la conferenza stampa degli arresti]

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