Aumento di capitale per la Banca popolare dell’Emilia Romagna (capogruppo del Banco di Sardegna e del Banco di Sassari): la cifra di aggira sui 750 milioni di euro. E tra i sottoscrittori dell’opzione d’acquisto, da confermare anche domani – lunedì 28 giugno- c’è anche la Fondazione del Banco di Sardegna, guidata dall’ex senatore Pd, Antonello Cabras. La notizia si legge nelle pagine de L’Unione sarda in edicola oggi. Finora la Fondazione deteneva lo 0,5% (valore 20 milioni di euro), ora passerà allo 0,8 per cento con 28 milioni. I suoi investimenti in istituti bancari si attestano al 49 % (370milioni di euro su un totale di un miliardo) dell’omonimo Banco (il 51 è della Bper). Il quotidiano ipotizza l’arrivo della svolta chiesta da tempo e auspicata negli anni Novanta dalla stessa legge Ciampi-Amato sulla regolarizzazione e la progressiva dismissione del capitale investito in banche legate alle stesse fondazioni. Una prospettiva da vagliare nel prossimo vertice, anche se mancano conferme ufficiali. Secondo i patti parasociali, spetta al socio di maggioranza, ossia alla Bper, un diritto di prelazione al 29 per cento delle quote in dismissione.
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