Avvocato d’ufficio al libanese in cella: attesa per l’interrogatorio di garanzia

È atteso nelle prossime ore l’interrogatorio di Alhaj Ahmad Amin, il 38enne libanese di origini palestinesi arrestato ieri a Macomer con l’accusa di essere affiliato all’Isis e di voler progettare un attentato in Sardegna durante le feste di Natale. L’uomo è rinchiuso nel carcere nuorese di Badu ‘e Carros (nella foto), dove andrà la gip Lucia Muscas che ha firmato l’ordinanza di fermo.

Il 38enne aveva più di un piano criminale: stando alla ricostruzione degli inquirenti, il primo obiettivo era avvelenare le acque della rete idrica isolana con sostanze chimiche e cancerogene. In particolare è emersa l’ipotesi di un veleno per topi. Ma nel mirino c’era anche la caserma della Brigata Sassari a Macomer. Al libanese è stato per ora assegnato un avvocato d’ufficio del foro di Oristano.

Amin è stato arrestato ieri in un blitz dei Nocs: nella cittadine del Marghine viveva da alcuni anni insieme alla compagna e a quattro figli, in un appartamento nel quartiere Scalarba, in via Londra 42. Gli agenti sono entrati in azione dopo che le strade di accesso all’abitazione erano state tutte bloccate. Secondo gli inquirenti l’uomo, oltre ad avere consultato siti di propaganda jihadista, ha tentato più volte di acquistare le sostanze letali su siti di e-commerce.

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