“Da un mese stiamo incontrando decine di pastori che hanno ricevuto provvedimenti che limitano la loro libertà di manifestare”. Giulia Lai è uno degli avvocati dell’associazione Libertade, che si è offerta di dare un sostegno legale ai protagonisti delle proteste per il prezzo del latte ovino. “Tra i destinatari di provvedimenti e indagati non ci sono solo pastori, ma anche semplici cittadini incensurati che hanno offerto la loro solidarietà morale partecipando alle manifestazioni”, spiega l’avvocata.
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Due i casi su cui stanno lavorando: la manifestazione dell’8 febbraio a Siniscola e quella più grande di tutte del 23 febbraio a Lula. “Per entrambe ci sono decine di persone finite sotto inchiesta o che hanno ricevuto avvisi orali e comunicazioni d’avvio del procedimento del ritiro delle armi – spiega Giulia Lai- tutti i provvedimenti sono partiti il giorno dopo le elezioni e mirano a impedire il diritto di manifestare, per questo abbiamo offerto il nostro sostegno”.
L’elenco degli indagati nell’isola si allunga di giorno in giorno, ma non sempre si è trattato di incappucciati che hanno aggredito trasportatori e versato per strada latte, addirittura vaccino in alcuni casi. “Non stiamo parlando di blocchi stradali o episodi di tensione – conclude la rappresentante dell’associazione Libertade – alla manifestazione di Lula, la più grande che ci sia stata, c’erano duemila persone. Tanti allevatori allevatori ma soprattutto semplici cittadini e rappresentanti delle istituzioni come il sindaco di Nuoro”.
M.Z.